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Questa mattina i militari della Fiamme gialle hanno sequestrato documenti e materiale informatico che saranno attentamente analizzati per verificare le ipotesi di reato, "false comunicazioni sociali e all'autorità di vigilanza". E' questo il filone su cui sta indagando la Procura di Cagliari che ha fatto scattare due perquisizioni all'interno della sede amministrativa e la sede legale del Banco di Sardegna, rispettivamente a Sassari e a Cagliari.
Sotto la lente del Pm, Andrea Massida, ci sarebbero le dinamiche gestionali dell'istituto di credito che non avrebbe effettuato corrette segnalazioni alla Banca d'Italia, con ripercussioni sull'attendibilità e trasparenza dei controlli e sui dati forniti alla stessa Bankitalia.
Le indagini, infatti, sono partite a seguito di una segnalazione da parte degli ispettori della Banca d'Italia. Il fascicolo è stato aperto nel 2013 e al momento non risultano indagati. Scandagliati i Bilanci del Banco di Sardegna dal 2011 al 2013. 

"Fiducia nella magistratura". Nessun commento ufficiale al momento arriva dai vertici del Banco di Sardegna impegnati fino al primo pomeriggio nella riunione del Cda, a Sassari, incentrata sul bilancio 2014. Negli ambienti comunque, secondo quanto si è appreso, c'è serenità e fiducia nell'operato della magistratura. I vertici del Banco stanno ora valutando se commentare l'attività svolta dalla Gdf che questa mattina, su disposizione della Procura di Cagliari, ha acquisito documenti e materiale informatico nelle sedi dell'istituto di credito. 

Bilancio. Utile netto a quota 35,8 milioni con un incremento del 104,8 per cento rispetto all'esercizio precedente. E con una raccolta diretta dalla clientela a 10,6 miliardi, stabile rispetto ai numeri di fine 2013. Sono alcune delle cifre del bilancio della Sub holding (Banco di Sardegna e società controllate) approvato oggi dal consiglio di amministrazione presieduto da Antonio Angelo Arru.
Dal Cda è arrivata anche la proposta di distribuzione di dividendi del Banco di Sardegna: 0,27 euro per ogni azione di risparmio, 0,30 euro per ogni azione privilegiata e 0,21 euro alle azioni ordinarie. "Come per il passato, il Consiglio di Amministrazione – ha sottolineato il direttore generale Giuseppe Cuccurese – ha proposto di assegnare a riserve patrimoniali i due terzi dell'utile, rafforzando così ulteriormente la solidità patrimoniale del Banco che ha raggiunto coefficienti di capitale pari al doppio dei livelli minimi prescritti. Ciò detto, siamo anche molto soddisfatti di proporre dividendi che per il 2014, così come per quelli del precedente esercizio, si confrontano positivamente con i rendimenti medi offerti dal mercato".
La proposta sarà sottoposta all'approvazione dell'assemblea degli azionisti convocata per i giorni 16 e 17 aprile, rispettivamente in prima e seconda convocazione.