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Il presidente di Meris Malu Entu, Doddore Meloni, ha preso le distanze dal Movimentu de liberatzioni natzionali sardu (Mlns) ed in particolare dal suo presidente Sergio Pes, indagato dalla Dda, assieme ad altre sette persone, per il reato di associazione militare a fini politici. L'operazione della Digos scattata in tutta l'Isola ha portato a varie perquisizioni nelle abitazioni delle persone indagate che fanno capo al movimento indipendentista.
Meloni avanza – fra l'altro – anche il sospetto di una possibile presenza all'interno del Mlns di infiltrati pagati dallo Stato per sostenere tesi di ribellione armata nelle quali coinvolgere tutti i movimenti indipendentisti e pregiudicandone così la credibilità. Non è un caso – secondo Meloni – che tutto questo avvenga proprio mentre gli indipendentisti sono tra i protagonisti della battaglia contro la possibile decisione di individuare la Sardegna come sede del sito per il deposito delle scorie nucleari.

Mlns. “Dopo l’ultimo episodio di intimorimento da parte dello stato illegittimo occupatore della natzione sarda nei miei confronti”, scrive Luigi Zucca del Mlns, “ritengo opportuno chiedere ai sardi di leggere cosa è Mlns, ed entrando nel sito ufficiale mlnsardu punto org .si renderanno conto che siamo delle semplici persone che si sono poste l’obiettivo di portare la natzione sarda a libere elezioni per un proprio governo, attivando esclusivamente il diritto internazionale attraverso i tribunali appositi, riconosciuti anche dallo stato italiano occupante la nostra natzione. Creando”, aggiunge, “in primis un embargo pilotato, infatti la Sardegna non è più in grado di produrre il proprio fabbisogno alimentare. La Sardegna è sottoposta a blocchi alimentari di export, è altamente penalizzata nei trasporti e paga qualsiasi prodotto energetico il 30% in più rispetto all’Italia. Mi rammarico”, prosegue, “che alcuni sardi pur essendo coscienti della situazione catastrofica attuale, riescano ad ingrandire titoloni, del tipo banda armata, associazione militare, terroristi. E sminuire titoli del tipo suicidi, sfratti e massacri economici e bancari. Io mi ritengo pulito e sereno in quanto la mia protesta è del tutto pacifica. Attuando il diritto giuridico internazionale, per il riconoscimento della natzione sarda, senza alcuna violenza.”