Le gestioni autonome della risorsa idrica in Sardegna potranno proseguire solo negli 11 Comuni sotto i mille abitanti, come previsto dalla normativa nazionale: Bultei, Anela, Burgos, Esporlatu, Modolo, Bessude Bottida, Cheremiule, Gadoni, Olzai e Siligo. Per gli altri 23 occorrerà individuare, attraverso appositi tavoli di confronto, a cui parteciperà anche Abbanoa, degli accordi con il gestore Abbanoa e trovare un'intesa per definire un'eventuale ipotesi di gestione concordata. E' quanto emerso nell'incontro di stasera fra l'assessore regionale dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, il presidente dell'Anci, Pier Sandro Scano, e una rappresentanza dei sindaci che chiedono di poter gestire autonomamente l'acqua e che sono ancora fuori da Abbanoa, guidati dal primo cittadino di Domusnovas, Angelo Deidda.
Sono nove, invece, i comuni sopra i mille abitanti che gestiscono l'acqua in autonomia, ma sono alimentati con la risorsa idrica da Abbanoa. "Per questi – ha spiegato Maninchedda al termine dell'incontro – si dovrà verificare nel rapporto con il gestore come tutelare le capacità dimostrata dagli stessi comuni nella gestione dei servizi resi ai cittadini e rispetto ai costi finanziari". Questi comuni sono Aggius, Bonarcado, Burcei, Capoterra, Nuxis, Perfugas, Sant'Anna Arresi, Sinnai e Teulada.
Infine è più particolare la situazione dei 12 paesi che hanno acqua e impianti propri di distribuzione e smaltimento reflui e che chiedono di poter restare fuori dal gestore. "Vorremmo provare a verificare se è possibile trovare una strada che rispetti le migliori pratiche e la normativa nazionale – ha aggiunto Maninchedda – credo comunque che oggi si sia fatto un passo avanti nella declinazione dei problemi nel principio della sussidiarietà".
"Sembrava che ci fosse una guerra, invece c'è un negoziato – ha precisato Pier Sandro Scano -. Conta molto per arrivare al merito rimuovere le rigidità e confrontarsi in modo sereno. Noi sindaci siamo perfettamente consapevoli che la legge nazionale mette alcuni paletti e che è una mera illusione che la Regione possa legiferare in senso contrario – ha concluso – servono appositi accordi che rispettino ambiti di autonomia e margini operativi".
Regione Acqua, gestione autonoma solo per i comuni sotto i mille abitanti
Acqua, gestione autonoma solo per i comuni sotto i mille abitanti







