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Anche i professori in piazza. Sono gli eterni precari che insegnano, alcuni da quindici anni, nelle classi italiane: protestano perché hanno paura che la "Buona scuola" del governo Renzi li spazzi via. Questa mattina, in concomitanza con lo sciopero nazionale, indetto da Anief per gli insegnanti a tempo determinato, hanno manifestato sotto il Consiglio regionale con striscioni, fischietti e cartelli appesi al collo. "Abilitati usati rottamati", si legge in uno dei manifesti.
La maggior parte di loro non è inserito nella Gae, la Graduatoria ad esaurimento, che dovrebbe, secondo le indiscrezioni relative al Ddl, spalancare le porte dell'assunzione. "Ma anche noi – spiegano in coro – abbiamo insegnato per tanti anni, abbiamo intrapreso i percorsi abilitanti con i Pas e i Tfa. Ora che fine facciamo?". In via Roma sono un centinaio. "Ma in Sardegna – sottolineano – gli insegnanti con i Percorsi abilitanti specializzati sono almeno 800. Nella stessa situazione ci sono tanti altri docenti". Hanno chiesto un incontro con i Capigruppo in Consiglio regionale e con il presidente della commissione Cultura. Nel mirino anche la parte del progetto che prevede le chiamate dirette da parte del dirigente scolastico. "Così – spiegano – rischiamo di rimanere fuori: cosa dobbiamo fare?"