"L'istituto di Badu 'e Carros è ben organizzato ma c'è un aspetto scandaloso e paradossale: il decadimento strutturale su cui non c'è segnale di investimento e la costruzione di un padiglione nuovo con 100 posti detentivi, in fase di ultimazione, ma con i lavori bloccati per un'indagine della magistratura. Con la stessa spesa necessaria per costruire il nuovo padiglione si potrebbe ristrutturare il vecchio e recuperare 100 posti nello stesso istituto", lo ha detto il segretario nazionale della Uil Pa Penitenziari, Angelo Urso, che accompagnato dai segretari regionali Francesco Piras e Michele Cireddu e dal provinciale Mauro Porceddu, ha effettuato una visita alla casa circondariale di Nuoro, per verificare lo stato dei luoghi di lavoro della Polizia Penitenziaria.
"E' l'ennesima tappa sarda dell'iniziativa della Uil denominata 'Lo scatto dentro' – ha spiegato Urso – che ha l'obiettivo di rendere nota all'opinione pubblica la situazione delle carceri". Per Nuoro, in particolare, "il mio auspicio – ha aggiunto – è che venga ultimato presto il nuovo padiglione e che il vecchio venga adeguato come laboratorio artigianale per detenuti: assolvendo da un lato al rifornimento di arredi per le carceri della Sardegna, e dall'altro all'aspetto rieducativo della pena". Urso si è soffermato anche sul muro di cinta del penitenziario che è inagibile e dove il servizio di sentinella è stato sostituito da una pattuglia. "Non c'è però sovraffollamento – ha concluso il segretario – ci sono 168 detenuti di cui 90 in alta sicurezza ma in spazi ben organizzati". Nel corso della visita la delegazione è stata accompagnata da un ispettore del carcere ed è stato effettuato un servizio fotografico che ha documentato la situazione degli ambienti interni e le condizioni di lavoro della Polizia penitenziaria.
