"Spero che nessuno pensi di imporci la nuova servitù sulle scorie nucleare, perchè nel respingerla saremo molto determinati". Lo ha detto il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru, intervenendo alla seduta solenne del Consiglio regionale con la presidente della Camera Laura Boldrini. L'ammonizione è legata alle voci di una possibile scelta dell'Isola come sito nazionale per il deposito unico sulle scorie nucleari.
Fi. "Sardegna deposito di scorie? Noi su questo saremo intransigenti, non arretreremo: non è un problema di una parte politica, tutti si riconoscono all'unisono in questa lotta". Così il capogruppo di Fi Pietro Pittalis, a nome di tutta l'opposizione, rivolgendosi alla presidente della Camera, Laura Boldrini, durante la seduta solenne del Consiglio regionale.
Per il rilancio dell'Isola, l'esponente della minoranza ha riproposto la strada della zona franca integrale: "un vantaggio – ha spiegato – non solo per la Sardegna ma anche per l'Italia e l'Europa, sarebbe la vera rinascita. E' un percorso in salita – ha ammesso – conosciamo interessi contrari e insidie. Un percorso che però ha trovato interesse in Europa e protervia in uno Stato che ha opposto strade sbarrate".
Non sono mancate le frecciate al premier Renzi. "Non siamo ancora in una Repubblica presidenzialista – ha sottolineato Pittalis rivolto a Boldrini – e abbiamo apprezzato più volte il suo richiamo alle prerogative legislative dell'assemblea.
Rischiamo, però, una deriva neo centralista che si riverbera sulle autonomie locali e regionali. Il popolo sardo non accetterà mai un arretramento. Non abbiamo ricevuto una concessione, ma la nostra specialità è il frutto di un reciproco riconoscimento tra popolo sardo e italiano. Chi pensa che queste condizioni siano superate non sa quello che dice".