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Monitorare l'andamento dei cantieri delle "grandi opere" Anas nell'Isola e far dialogare imprese e sindacati per favorire l'incontro fra domanda e offerta di lavoro e favorire l'occupazione degli edili sardi.
Questo l'obiettivo con cui oggi si è istituito per la prima volta il Tavolo permanente per il monitoraggio delle relazioni istituzionali e sindacali sui grandi lavori in corso o in affidamento. Si tratta di lavori che riguardano le principali strade della Sardegna, per un importo di oltre un miliardo di euro e una durata dei lavori di circa tre anni. All'incontro di oggi erano presenti l'assessore dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, il capo Compartimento Anas in Sardegna, Valerio Mele, i rappresentanti della Feneal Uil, Carlo Marras, Gianni Olla e Marco Foddai, della Filca Cisl, Giovanni Matta, Marco Ambu, Alfredo Costa e della Fillea Cgil, Enrico Cordeddu. La prima convocazione del tavolo è stata fissata per giovedì 9 aprile alle 12 nella sala riunioni al primo piano della Torre in via Zara. "Si è sempre detto che le imprese che vincono i grandi appalti qui in Sardegna non dialogano con la Sardegna, ora invece per la prima volta mettiamo in piedi un tavolo che fa incontrare imprese, Anas, assessorati dei Lavori pubblici e del Lavoro e sindacati" spiega Maninchedda.
"In questo modo – continua – verifichiamo se creando maggiore coesione, anche istituzionale, i vantaggi complessivi di questi lavori possano diventare più visibili e più concreti. Non è facile prevedere quanti posti di lavoro possa favorire questa operazione, ma siamo ottimisti perché per la prima volta le imprese vincitrici incontreranno il mondo della Sardegna che non conoscono e assisteremo a un confronto fra parti. Ci auguriamo – conclude Maninchedda – che dal dialogo emerga tutto ciò che di buono può venire dalla realizzazione di queste grandi opere".