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Una scelta "incomprensibile" che "sembra essere dettata da motivazioni politiche più che scientifiche". Una mozione con le firme di 22 consiglieri della maggioranza è stata presentata in Consiglio per la salvaguardia dell'Osservatorio astronomico di Cagliari, contro la ventilata ipotesi di accorpamento con Bologna. I firmatari della mozione si dicono preoccupati per le recenti affermazioni del ministro dell'Ambiente Galletti, "che in una recente visita all'Osservatorio Inaf di Bologna, la sua città, ha espresso l'auspicio che Bologna diventi 'la città della ricerca e dell'ambiente. Con l'Università più antica del mondo, un centro come il Cnr che é tra i migliori in Italia, un tessuto industriale forte. Ci sono altri fiori all'occhiello oltre al cibo – ha detto -: l'università, la ricerca. In alcuni settori siamo punto di riferimento in Europa: l'astrofisica, le nanoscienze, la chimica, la scienza dello spazio'. Niente da dire contro la prospettiva evocata dal ministro, ci mancherebbe, ma vorremo essere sicuri del fatto che l'evoluzione in corso della città delle due torri non stia avvenendo a scapito della Sardegna".
I consiglieri sottolineano che l'Osservatorio cagliaritano "è un'opera strategica per la quale sono stati fatti importanti investimenti e che ha concentrato negli anni oltre 15 milioni di risorse regionali, necessarie a completare le opere edilizie connesse alla realizzazione del radiotelescopio e ultimare il centro di Selargius dotato di laboratori, planetario, spazi per la didattica e spazi museali". Gli investimenti negli anni "hanno dato modo di realizzare un vero e proprio piano strategico di sviluppo dell'astrofisica che ha dato ottimi risultati nel territorio". Un investimento che ora "sembra essere messo in serio pericolo dalla decisione imminente dell'Istituto nazionale di Astrofisica di accorpare l'Osservatorio di Cagliari con quello di Bologna".