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A Tonara si festeggia Sa Die de sa Sardigna, ma alternativa a quella della Regione. È la celebrazione organizzata dal Coordinamentu pro su sardu ufitziale (Csu) per la mattina del 26 aprile nel centro barbaricino. "Dal 1794 a oggi non è cambiato nulla" è questo lo slogan della manifestazione.
"L'associazione – protesta il Csu – nata all'indomani delle ultime elezioni regionali non fa mistero di aver indetto questa giornata anche per denunciare la disattenzione della Regione nei confronti della giornata del popolo sardo, istituita con legge da 25 anni e che quest'anno ha rischiato di saltare: la Giunta ha tirato fuori una delibera in zona Cesarini con la copertura finanziaria in itinere, ma a tutt'oggi non ha presentato un programma, che certamente sarà illustrato prima del 28, ma sarà frutto di improvvisazione, incapacità e fretta". Il Csu ha organizzato una mattinata di studio e dibattito, con l'aiuto dell'amministrazione comunale di Tonara, dalle ore 10:30 nel Centro polifunzionale del comune, in via della Regione. Dopo il saluto delle autorità comunali la parola passerà a Isabella Tore e Manuela Ennas del gruppo "Storia sarda nella scuola" che illustreranno i passaggi storici che hanno portato a Sa Die de sa Sardigna anche in una prospettiva didattica. Seguiranno gli interventi dei militanti del Csu ed un dibattito libero con la popolazione. A finire le musiche del coro polifonico "Peppino Mereu".