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I soldi per il dragaggio e la riqualificazione del porticciolo turistico di Torregrande (5,2 milioni di euro) non ci sono più. Definanziati dalla Giunta Pigliaru con la manovra 2015. Spariti anche i dieci milioni e mezzo del Piano integrato d'area condiviso con i Comuni di Santa Giusta e Palmas Arborea che prevedeva tra l'altro la riqualificazione delle strutture sportive e del lungomare della borgata marina di Oristano. La notizia è stata confermata questa mattina dal consigliere regionale di Fi Oscar Cherchi e dal consigliere comunale di opposizione dello stesso partito Andrea Lutzu nel corso di un sit-in che si è tenuto proprio davanti all'ingresso del porticciolo di Torregrande.
"Tutta colpa dell'amministrazione comunale di centrosinistra e del sindaco Guido Tendas, che in tre anni non hanno fatto nulla" hanno tuonato Cherchi e Lutzu davanti a un centinaio di diportisti che ora temono la cancellazione del progetto e per il futuro stesso del porticciolo. Senza il dragaggio l'ingresso all'approdo di Torregrande resta, infatti, interdetto ai natanti con un pescaggio superiore ai due metri per effetto di una ordinanza emessa dalla Capitaneria di Porto lo scorso gennaio.
Ma non ci sono neanche le fogne. "Oristano è l'unico approdo turistico fra Bosa e Carloforte, e la Costa occidentale ha bisogno di un porto turistico", ha detto il presidente della Provincia, Massimiliano de Seneen. Sul problema Cherchi ha già presentato una interpellanza, ma da Torregrande oggi è partito un appello alla mobilitazione per recuperare il finanziamento.
Se necessario anche con sit-in di protesta davanti agli uffici regionali.
"Quei soldi sono recuperabili, ma il sindaco di Oristano deve andare tutti i giorni a Cagliari per riuscirci" ha spiegato Mario Carta, che oltre ad essere "diportista oristanese con barchetta nella marina di Cuglieri" è stato anche amministratore comunale e provinciale e soprattutto funzionario regionale che i Piani integrati d'area ha contribuito a farli nascere.