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"Siamo un'isola al centro del Mediterraneo, il Mediterraneo è il nostro mondo. Mentre qualcuno specula sulla paura per l'arrivo di 800 migranti in fuga dalla fame e dalla guerra. Io so invece che la Sardegna è una terra generosa che, nonostante i suoi molti problemi, è pronta a dare una mano a chi ne ha bisogno, quando ne ha bisogno". Così il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, commenta in un messaggio Facebook l'arrivo a Cagliari della nave con 880 migranti, prima di andare di persona al porto canale del capoluogo per controllare di persona lo sbarco dei migranti, dirottati in Sardegna dopo essere stati soccorsi al largo delle coste libiche. 

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Arru. "In questo momento è necessario evitare le polemiche e attivare, in maniera efficiente e solidale, tutte le forze del sistema regionale sardo per accogliere 900 migranti che hanno bisogno d'aiuto, dopo aver lasciato il loro Paese rischiando la vita". Lo dichiara l'assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, spiegando che per accogliere il più alto numero di profughi mai sbarcato nell'Isola il sistema sanitario sardo – sotto il coordinamento della prefettura di Cagliari e della presidenza della Giunta regionale, in accordo con la Protezione civile – si è attivato per organizzare le operazioni di assistenza nel Porto Canale di Cagliari. Per una prima valutazione sulle condizioni di salute dei profughi è a disposizione una squadra di 16 medici (12 dedicati alle visite degli adulti e 4 pediatri) e dieci infermieri, che potranno operare in ambulatori mobili, contemporaneamente con le procedure di identificazione effettuate dalle forze di polizia. "Stiamo cercando di ridurre al minimo il rischio a livello sanitario – continua Arru – intervenendo tempestivamente. Ripeto, non è il momento di creare panico: siamo pronti per la gestione di eventuali emergenze grazie alle autoambulanze medicalizzate del 118".
A coordinare le procedure sanitarie nel porto è Silvana Tilocca, direttore del Dipartimento Igiene della Asl 8, esperta di medicina delle migrazioni. Tutti gli ospedali di Cagliari e della Sardegna sono stati preallertati, nel caso fosse necessaria una assistenza di secondo livello, visto che molti migranti viaggiano da circa una settimana in condizioni disagiate. 

Soru. "Chi reagisce oggi in modo cinico e spregiudicato all'arrivo di 880 migranti nel porto di Cagliari, agitando la paura di una seconda Lampedusa, specula vergognosamente sul dramma di tanti esseri umani che fuggono da situazioni disperate". Lo afferma l'eurodeputato e segretario del Pd sardo, Renato Soru, recatosi sul posto dopo l'arrivo nell'isola dei migranti salvati nelle ultime ore al largo delle coste libiche.
"È inaccettabile fare campagna elettorale sulla vita di donne e bambini, di uomini in cerca di futuro. Pensiamo solo a come fronteggiare l'emergenza in modo da salvaguardare la salute e la sicurezza di tutti", dice Soru. "Nessuno può dirsi preparato fino in fondo davanti ad un esodo di proporzioni bibliche, ed è per questo che Italia si è battuta con forza per introdurre il tema della solidarietà e della migliore integrazione nel dibattito europeo. Il via libera alla proposta attuativa dell'Agenda per l'Immigrazione", prosegue l'eurodeputato "è un passo in avanti importante, anche se alcuni nodi vanno ancora risolti".
"Nel frattempo non possiamo girarci dall'altra parte e far finta di non vedere quello che accade nel nostro mare. Noi sardi siamo figli e nipoti di persone che sono emigrate, per questo conosciamo bene il valore dell'accoglienza e della solidarietà.
E' il momento di prendere finalmente coscienza che siamo davanti ad un fenomeno storico che andrà affrontato con serenità e con serietà, mettendo da parte le speculazioni politiche, la paura e il razzismo, che da sempre è sconosciuto nella nostra terra".