Addio alla serie A con vittoria (4-3) per il Cagliari. Proprio contro la squadra di uno dei papabili per la panchina la prossima stagione in B, ovvero Stramaccioni, i rossoblù concludono in bellezza un campionato da dimenticare. C'è un clima surreale al Sant'Elia e sugli spalti c'è chi questa retrocessione non l'ha presa proprio bene: così il Cagliari è contestato malamente dalla curva anche quando attacca e segna. Il coro è sempre quello: "serie B, serie B". Mentre altri settori dello stadio, che evidentemente, si sono già messi il cuore in pace, rispondono con un "Forza Cagliari".
L'Udinese? Quello che aveva da chiedere, un campionato tranquillo, lo ha già ottenuto da un pezzo. In Sardegna, però, non comincia bene: Widmer fuori al primo scatto, sostituito da Aguirre. Poi, come se non bastasse, arriva l'uno-due del Cagliari. Prima con Sau, bravo a trasformare in break un 'uscita' della difesa friulana, e a filare dritto verso Scuffet senza sbagliare il tocco finale. Poi il 2-0 con una bella punizione di Joao Pedro che al 19' sorprende Scuffet sul primo palo. Sembra una partita già archiviata, ma proprio alla fine del primo tempo una bella triangolazione tra Aguirre e Bruno Fernandes conclusa con una bella botta sotto la traversa dell'attaccante uruguaiano rimette l'Udinese in pista. Ma nella ripresa è di nuovo il Cagliari, tra orgoglio e rabbia, a fare la partita e tenere la palla nella metà campo degli ospiti. Non grandi emozioni, ma comunque c'è la voglia di chiudere a testa alta. Cop, su assist di Mpoku, fallisce il 3-1 quando sembra proprio fatta. Ma poi ci pensa Mpoku, su assist di Sau a sistemare tutto, realizzando la terza rete cagliaritana. Poi c'è Bruno Fernandes: prima riapre la partita con una bella botta da dentro l'area, poi la richiude con un autogol. Ma non è finita: Thereau mette dentro dopo uno scambio con Pasquale. Poi più nulla. Sino al fischio finale.
Poi arriva il momento più emozionante della giornata, con l'ingresso in campo di Conti, Pisano e Cossu, in borghese, applauditi dal pubblico, in particolare il capitano (16 anni in rossoblù), e ringraziati dal Cagliari calcio attraverso la voce dello speaker. Un saluto commovente con la colonna sonora degli U2, mentre Conti piange a dirotto e viene consolato dai compagni: strade che si separano e un ciclo che si conclude.
Cagliari- Udinese 4-3 (2-1).
Cagliari (4-3-1-2): Brkic 6, Balzano 6, Diakitè 6, Rossettini 6 (1' st Gonzalez 6), Murru 6.5; Joao Pedro 6.5 (25' st Avelar), Crisetig 6, Barella 6.5; Mpoku 6.5, Sau 6.5, Longo 5.5 (13' st Cop 6). (27 Cragno, 28 Carboni,13 Caio Rangel, 16 Dessena, 29 Muroni). All.: Festa 6.5.
Udinese (3-5-2): Scuffet 6, Piris 6, Danilo 6, Pasquale 6; Widmer sv (5' pt Aguirre 6.5), Badu 6, Wague 6, Bruno Fernandes 6, Heurtaux 6 (31' st Geijo sv); Perica 5.5 (1' st Pontisso 5.5) Thereau 6. (97 Meret, 45 Perisan, 18 Bubnjic, 49 Pontisso, 44 Jankto, 34 Gabriel Silva, 3 Piccoli, 82 Geijo, 51 Prtajin, 95 Santana). All. Stramaccioni 6.
Arbitro: Manganiello di Pinerolo 6.
Reti: nel pt 13' Sau, 19' Joao Pedro, 45' Aguirre; nel st 34' Mpoku, 36' Bruno Fernandes, 39' Bruno Fernandes (autogol), 42' Thereau.
Angoli: 5-4 per l'Udinese.
Recupero: 1' e 3'.
Ammoniti: Wague, Danilo, Aguirre, Bruno Fernandes per gioco scorretto.
Spettatori: 5.105.
I gol: – 13' pt: palla di Joao Pedro per Sau: l'attaccante vince un contrasto e fila via solo davanti a Scuffet. Bel destro e palla in rete. – 19' pt: rasoterra di Joao Pedro su punizione dal limite e palla all'angolino. – 45' pt: scambio velocissimo tra Bruno Fernandes e Aguirre: l'uruguaiano appena dentro l'area infila sotto la traversa. – 34' st: fuga di Cop in contropiede, palla a Sau 36' corta respinta della difesa, sfera a Bruno Fernandes che lascia partire un 'missile' indirizzato sotto la traversa. – 39' st: cross in mezzo di Avelar, Bruno Fernandes anticipa tutti e 'infila' il suo portiere Scuffet. – 42' st: scambio in area con Pasquale, poi Thereau infila l'angolino alla destra di Brkic.