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Forza Italia tende una mano agli alleati per un progetto comune in vista delle prossime scadenze elettorali del 2016, con il voto a Cagliari e Sassari, e attacca il centrosinistra: "voto non pervenuto".
Ai compagni di sempre, il coordinatore regionale di Fi, Ugo Cappellacci, dice che la priorità è "ricostruire la coalizione, perché uniti si vince. La coesione però – spiega – non si costruisce solo per un obiettivo matematico, ma perché ci accomunano valori, programmi e idee. In quest'ottica lo spazio per i personalismi è pari a zero. Non basta denunciare quanto fatto o non fatto dai nostri antagonisti – argomenta l'ex governatore – Se vogliamo veramente fare il nostro dovere e accendere una speranza nel nostro elettorato, che in queste città non è certamente minoritario, occorre indicare il cammino da compiere dal 2016 al 2021".
"I dati dicono che in questo turno Forza Italia ha retto, il centrodestra ha vinto in realtà importanti e in Gallura ha dato una risposta energica alla passerella di Renzi – sottolina ancora Cappellacci – Sul piano politico il dato più evidente è che l'ondata di Renzi si è fermata e quella di Pigliaru non è mai cominciata. Il presidente della Regione finora si è distinto solo per la sua obbedienza a Soru – attacca il leader di Fi – per aver ripristinano il Ppr del 2006, per aver aumentato le tasse, per aver rinunciato a centinaia di milioni dovuti dallo Stato alla Sardegna".
A preoccupare Forza Italia è soprattutto l'astensionismo "che ora si manifesta – osserva Cappellacci – anche alle elezioni comunali, che hanno sempre avuto un grado più elevato di partecipazione. Preoccupa davvero – ribadisce l'esponente azzurro – perché se non invertiamo la tendenza il rischio è che vadano a votare solo le cosiddette truppe di questa o quella fazione oppure che si alimentino fenomeni di natura clientelare".