Insediata e subito sospesa in Consiglio regionale la Commissione d'inchiesta sull'efficienza del sistema sanitario isolano e sull'adeguatezza dei suoi costi.
Alla seduta ha partecipato anche il presidente dell'Assemblea sarda Gianfranco Ganau. Lo slittamento è dovuto alla necessità di integrare la commissione con un nuovo membro indicato dalla maggioranza, visto che la presidenza sarà guidata da un esponente della minoranza: il voto del presidente vale doppio e si potrebbe arrivare a situazioni di stallo in caso di parità nelle votazioni.
Entra nel parlamentino il vice capogruppo del Pd, Roberto Deriu. Dell'organismo consiliare fanno parte attualmente tutti i capigruppo: Fabrizio Anedda (Misto), Efisio Arbau (Sardegna Vera), Angelo Carta (Psd'Az), Daniele Cocco (Sel), Pietro Cocco (Pd), Attilio Dedoni (Riformatori), Roberto Desini (Cd), Modesto Fenu (Sardegna), Pietro Pittalis (Forza Italia), Gian Luigi Rubiu (Area Popolare), Emilio Usula (Soberania-Indipendentzia).
Nel frattempo Modesto Fenu potrebbe lasciare il posto al consigliere del Fdi, Paolo Truzzu, che insieme ad Attilio Dedoni sembra in pole position per rivestire il ruolo di presidente della Commissione d'inchiesta.
Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni è stato eletto presidente della commissione d'inchiesta sulla Sanità sarda. La vicepresidenza è stata invece assegnata a Roberto Deriu, vicecapogruppo del Pd e promotore dell'istituzione della commissione. Dell'Ufficio di presidenza fanno parte anche due segretari: Fabrizio Anedda (Sinistra Sarda) e Angelo Carta (Psd'Az).
E' la prima volta che in Consiglio regionale si insedia una commissione d'inchiesta per fare luce sul sistema sanitario isolano. Trent'anni fa, durante la IX legislatura, una proposta analoga venne avanzata con una mozione dai consiglieri del gruppo Msi-Dn Gianfranco Anedda, Tullio Murru e Antonio Chessa.
All'epoca i tre esponenti della minoranza chiedevano un'indagine sulla gestione delle Usl (Unità sanitarie locali) e sulla crescita esponenziale della spesa sanitaria. L'Idea fu bocciata e la commissione non venne mai istituita.
Compito dell'attuale commissione è quello di riferire sull'incidenza della spesa farmaceutica, convenzionata ed ospedaliera, sul suo andamento di crescita e sul raffronto con la spesa nelle altre regioni. Dovrà poi appurare quali siano le differenze di spesa tra le diverse Asl, la rispondenza tra gli obiettivi aziendali e quelli effettivamente raggiunti, la distribuzione delle risorse umane tra medici, paramedici, infermieri, operatori socio-sanitari, farmacisti, la gestione delle gare pubbliche per l'acquisto di beni e servizi specificando quali siano andate a buon fine, quali no e per quali ragioni. La commissione è chiamata inoltre ad accertare i margini operativi per una contrazione dei costi nel mantenimento dei livelli di assistenza.