Unioni di fatto e identità di genere, Sel presenta proposta in Consiglio

Una legge per promuovere le unioni di fatto, per le quali viene istituito un registro, e il superamento delle situazioni di discriminazione garantendo parità di diritti e il diritto alla persona all'autodeterminazione sull'orientamento sessuale e identità di genere. L'ha presentata il gruppo Sel in Consiglio regionale, che intende disciplinare il rapporto delle coppie di fatto e creare le condizioni per il mutamento culturale.
"Insieme con la legge sulla non violenza stiamo mettendo in campo strumenti per difendere la diversità e per non consentire ad alcune forze politiche che ritengono che le unioni di fatto possano distruggere l'attuale società – ha spiegato il segretario regionale Luca Pizzuto – capiamo che la Giunta è asserragliata nel tentativo di non far fallire la Regione, ma Sel è stata sempre collaborativa e leale e ha portato diverse istanze e ora serve una verifica su questo aspetto, insieme a quella sul risultato delle elezioni perchè la richiesta della gente è dare speranza e forse non abbiamo fatto abbastanza".
Il capogruppo Daniele Cocco lancia un appello a tutte le forze della maggioranza affinchè la legge abbia un ampio sostegno e venga portata subito in Aula, mentre il deputato Michele Piras ha parlato di salvaguardia del "diritto d'amare e del diritto al matrimonio per tutti e all'adozione dei figli per tutti".
"La società italiana e sarda sembra più avanti di quanto la voglia far sembrare la politica – ha aggiunto Francesco Agus -.
La legge prende spunto dalle buone pratiche sui centri d'ascolto, l'accesso alle strutture di ricovero con reparti per i transgender e transessuali e l'accesso ai servizi alla persona".
Infine il vicepresidente del Consiglio regionale, Eugenio Lai, ha ricordato che "la demagogia, il populismo e il razzismo imperano nella nostra nazione", mentre il senatore Luciano Uras ha evidenziato che "si tratta di combattere tutte le discriminazioni e di tutelare il diritto a vivere la propria esistenza".