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La Grissin Bon compie fino in fondo il proprio dovere e si prepara a volare alla volta di Sassari col 2-0 a favore. Così come in Gara-1, anche nel secondo match della finale scudetto la squadra reggiana demolisce il Banco di Sardegna che continua a viaggiare sotto gli standard cui aveva abituato i propri tifosi e il mondo del basket.
L'attesa risposta che Sacchetti aveva chiesto alla squadra, almeno in termini di atteggiamento, arriva infatti solo nel primo quarto; per contro Cervi e compagni giocano ancora un match di estrema solidità e intensità, sospinti da uno stratosferico Polonara, dall'energia di Silins e dalla classe di Kaukenas e Lavrinovic. Sassari ritrova Lawal e, in avvio, il lungo nigeriano si presenta con tre rimbalzi offensivi di fila in un'unica azione, ma dall'altra parte risponde un tonico Chikoko. Entrambe le squadre mostrano adeguata intensità con la Grissin Bon che regge bene l'onda d'urto iniziale sarda operando un piccolo allungo al 5' (15-6) firmato Kaukenas.
Meo Sacchetti prova a metterci una pezza con un time-out, ma i padroni di casa sembrano inarrestabili e, grazie a una 'bomba' di Silins, doppiata da un gran canestro di Cinciarini, volano al +14 (22-8) all'8'. Una conclusione da 3 di Brooks a fil di sirena limita i danni per gli ospiti che terminano il primo quarto con 10 lunghezze di ritardo.
In avvio di secondo periodo un paio di palle perse dei biancorossi permettono a Sanders e compagni di rientrare a -5, ma ci pensano Della Valle e Cinciarini a ristabilire le distanze. Quando poi sale in cattedra anche Polonara, la truppa di Menetti torna in breve a +14, col tabellone che recita 44-32 a poco più di due minuti dall'intervallo lungo.
Il terzo periodo si apre con una 'bomba' di Silins che spedisce la Grissin Bon al massimo vantaggio, 52-36. I biancorossi mettono alle corde la Dinamo in ogni zona del campo, sulla sponda sassarese non arriva una reazione credibile e a metà parziale Reggio si proietta fino al +20 con un 2+1 di capitan Cinciarini. Vantaggio che si mantiene pressochè inalterato fino al termine della frazione.
Negli ultimi 10' il leit-motiv della partita non cambia: Reggio, pur se un po' in calo, mantiene vantaggi rassicuranti, grazie alla solidità di Lavrinovic e ai ritmi dettati da Cinciarini. La Dinamo, inoltre, non riesce ad approfittare degli errori dei biancorossi. A 2' dalla fine la truppa di Menetti viaggia ancora sul +15 (78-63) e la partita, di fatto, è in ghiaccio. 

Grissin Bon Reggio Emilia batte Banco di Sardegna Sassari 84-71, in Gara-2 della finale scudetto del campionato di basket (27-17, 47-36, 68-49): Reggio Emilia: Chikoko 4, Polonara 20, Lavrinovic 11, Della Valle 8, Kaukenas 14, Cervi 1, Silins 11, Cinciarini 15. Ne: Pechacek, Pini, Lavacchielli, Rovatti. All.: Menetti.
Sassari: Logan 15, Sosa 10, Formenti, Sanders 8, De Vecchi, Lawal 7, Dyson, Sacchetti B. 7, Brooks 18, Kadji 6. Ne: Chessa e Vanuzzo. All.: Sacchetti.
Arbitri: Paternicò, Martolini, Mattioli.
Note: spettatori 3500. Tiri da 3: Reggio Emilia 10/23, Sassari 7/28. Tiri liberi: Grissin Bon 6/8, Banco di Sardegna 16/24. Usciti per 5 falli: Chikoko e Sanders.