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Abbattimento controllato dei cormorani per scongiurare il collasso del settore della pesca in acque interne. E' la richiesta lanciata stamattina dai pescatori dell'oristanese, con il sostegno della UeCoop della Coldiretti.
"Gli attuali mezzi di dissuasione sono inefficaci e gli indennizzi, pagati sempre in ritardo, coprono solo una minima parte del danno che è ingentissimo", ha spiegato Marino Illotta della UeCoop nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nei locali della Peschiera di Pontis, spiegando che i 12 mila cormorani censiti tra ottobre 2014 e aprile 2015 negli stagni dell'oristanese si sono mangiati sei tonnellate di pesce al giorno cancellando una fetta importante di reddito per le quasi 500 famiglie di Cabras, Terralba, San Vero Milis, Santa Giusta e Marrubiu che vivono della pesca.
"I cormorani sono uccelli molto intelligenti, hanno capito che i cannoncini, i raid con i gommoni e le reti antiuccello non sono un pericolo concreto e continuano a mangiarsi indisturbati i nostri pesci, dobbiamo intervenire con l'abbattimento controllato come si faceva fino al 2008 e come si fa ancora in tutte le regioni del Nord Italia", ha rincarato la dose il presidente del Nuovo consorzio Pontis Francesco Meli.
"Con cannoncini e raid in gommone negli stagni spendiamo soldi inutilmente", hanno confermato Stefano Carta della Cooperativa che opera nello stagno di IS Benas e Tonino Muroni della cooperativa che opera invece nello stagno di Santa Giusta.
"Oggi comincia lo stato di agitazione, se non avremo risposte immediate siamo pronti a scendere tutti a Cagliari per manifestare davanti agli uffici della Regione", hanno minacciato tutti in coro.
Il contenimento dei cormorani è l'unica soluzione anche per il direttore di Coldiretti Oristano Giuseppe Casu. In attesa che si possa ripartire con le operazioni di abbattimento sotto il controllo della Forestale, Casu insiste però per indennizzi rapidi e adeguati alla gravità del danno. Le ultime decisioni della Regione sono andate però in senso contrario, perché lo stanziamento di due milioni annunciato e promesso è stato tagliato a un solo milione compresi danni in agricoltura e le spese per gli studi affidati alle Università.