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Il nuovo corso del centrosinistra che governa la Regione passa attraverso un "ritiro spirituale" di due giorni a inizio luglio, già foriero di possibili nuove fibrillazioni tra il segretario regionale del Pd, Renato Soru, e il governatore Francesco Pigliaru. "Più politica in Giunta ma anche più partiti in mezzo alla gente – ha detto Soru nel vertice con gli alleati – E soprattutto una nuova rinascita per la Sardegna per dare risposte concrete e immediate ai cittadini, prima che la protesta dilaghi e che l'abbiano vinta altre proposte alternative al centrosinistra".
Così per superare lo scoglio di portare a sintesi il nuovo progetto tra i partiti e l'esecutivo, viste le recenti frizioni, e per avviare la verifica sulle azioni e sulle persone, in pratica il rimpasto, ("sta nelle cose che le persone vengano avvicendate", ha chiarito il leader dei democratici) coalizione e Giunta si ritroveranno il 4 e 5 luglio nella Sardegna centrale per una due giorni di confronto leale ma franco. Soru e parte degli alleati premono per un ricambio in tempi stretti, ma è probabile che per un rimpasto vero e proprio si dovrà attendere almeno sino a settembre.
Nel vertice di maggioranza convocato da Soru con i segretari dei 12 partiti della coalizione, si è partiti necessariamente dall'analisi del voto delle comunali. "I cittadini ci chiedono con forza una proposta di cambiamento che sia attenta al contesto, una visione del futuro e una speranza da dare in tempi rapidi – ha spiegato il numero uno del Pd sardo al termine dell'incontro, durato circa due ore – abbiamo bisogno di rifocalizzare l'idea di futuro su vari temi, l'ambiente, l'energia, la sharing economy o l'economia circolare per costruire un progetto a medio e lungo termine. E' per questo che abbiamo deciso di riunirci per due giorni all'inizio di luglio".
Di "rafforzamento dell'azione di governo"" e di rinnovata coesione interna" ha parlato il leader del Partito dei Sardi, Franciscu Sedda, che ha avuto anche un chiarimento a due con Soru dopo il botta e risposta a distanza tra lo stesso Soru e l'assessore Paolo Maninchedda sulle infrastrutture da realizzare con il mutuo da 700 milioni contratto con la Cassa depositi e prestiti. E se i Verdi, con i portavoce regionali Giannina Cabiddu e Roberto Copparoni, hanno ribadito alcune criticità nei confronti dell'esecutivo rilanciando il pressing sugli alleati ("la coalizione così com'è sta perdendo colpi"), Luca Pizzuto di Sel, padre della proposta che porterà il centrosinistra in "conclave", ha rinnovato al fiducia al presidente Pigliaru ma ha chiesto un cambio di passo. "In un anno e mezzo molto è stato fatto ma non è sufficiente", ha sottolineato l'esponente di Sinistra ecologia libertà. E Raimondo Perra (Psi), da parte sua, ha voluto rimarcare "il permanere di un distacco tra esecutivo e Consiglio" che rischia, a sui dire, di minare la fiducia dei cittadini delle istituzioni.