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Cartelli e transenne sulle spiagge dell'oristanese per segnalare il pericolo costituito dalla presenza di detriti di amianto per i quali non è ancora stata avviata alcuna opera di bonifica. La richiesta porta la firma del presidente dell'associazione ex esposti all'amianto (Areas Sardegna), Giampaolo Lilliu, ed è stata indirizzata a tutti i sindaci e le autorità interessate, ma anche alla Procura della Repubblica.
Nel mirino del presidente dell'associazione anche la Regione colpevole di non aver previsto con la recente ordinanza balneare alcun obbligo per i Comuni di segnalare il pericolo costituito dalla presenza delle micidiali fibre di amianto. Ai Comuni costieri Lilliu chiede di provvedere autonomamente l'avvio dei progetti di bonifica per i quali la Regione ha messo a disposizione 800 mila euro. La presenza di detriti di amianto sulle spiagge si spiega con il fenomeno delle costruzioni che sino ai primi anni '80 si trovavano sulle spiagge più frequentate della costa oristanese, in particolare quelle di Santa Giusta, Oristano, Cabras e San Vero Milis. Quando scattarono le demolizioni si procedette senza tanti riguardi, spesso a colpi di ruspa, e sulle spiagge rimasero quantità rilevanti di detriti di amianto che periodicamente riemergono destando nuovi allarmi.