contratti-a-tempo-indeterminato-40-in-un-anno-ma-nel-2015-ancora-pi-and-ugrave-contratti-a-termine

Le assunzioni a tempo indeterminato aumentano del 40% in Sardegna, passando da 14.962 nel 2014 a 20.943 nuovi rapporti di lavoro attivati nel 2015. Il dato assoluto per l'anno in corso, però, vede ancora prevalere il lavoro a tempo determinato con 37.435 (in diminuzione rispetto allo steso periodo del 2014 quando se ne registravano 41.467) su 59.599, cioè il 62,8% rispetto al 35,1% delle assunzioni a tempo indeterminato nei primi sei mesi del 2015.

Restano più o meno stabili dal 2013 ad oggi, i contratti di apprendistato, che nell'Isola superano quota 1.200. E' quanto emerge dall'osservatorio sul precariato dell'Inps.
Complessivamente le assunzioni nell'Isola tra il 2014 e il 2015 crescono del 3,5% e diminuiscono le cessazioni dei rapporti di lavoro (-3,7%, soprattutto contratti di apprendistato e a termine) anche se aumentano del 2,8% in un anno le cessazioni per i contratti a tempo indeterminato, da 15.730 nel 2014 ai 16.175 del 2015. L'Inps rileva anche un boom di voucher del valore nominale di 10 euro venduti tra gennaio e giugno. La crescita tra il 2014 e il 2015 è del 94,2%: 821.112 lo scorso anno e quasi il doppio, 1.594.189, nei primi sei mesi di quest'anno (773.077 in valore assoluto).

Le reazioni
Esulta il presidente della Regione, Francesco Pigliaru. "Si tratta di un risultato superiore alla media nazionale, che allinea l'Isola alle regioni del nord Italia, distaccando di gran lunga i dati del Mezzogiorno – scrive su Facebook – È un dato straordinario perché, all'interno di un aumento complessivo dell'occupazione, indica che sta crescendo di moltissimo il lavoro di qualità, quello appunto a tempo indeterminato.Significa che siamo sulla strada giusta: è la via per far uscire la Sardegna dalla crisi e continueremo a percorrerla con determinazione".

Critiche, invece, da Fdi. "Il presidente dovrebbe prendere atto che grazie al Jobs Act centinaia di lavoratori stagionali sono stati assunti a tempo indeterminato con la formula del part time verticale per non pagare i contributi per i prossimi 3 anni", attacca Carlo Fadda, dirigente nazionale del partito. Per il consigliere regionale del Psd'Az, Marcello Orrù, "la triste verità è che le sgangherate riforme del governo Renzi in materia di lavoro, con l'abolizione totale del contratto a progetto e la disincentivazione del contratto a termine, hanno praticamente costretto le imprese a trasformare i rapporti di lavoro".