Usura, minacce a commerciante: “Paga o avrai conseguenze per la tua famiglia”

Riceveva chiamate di minacce come "paga o avrai conseguenze per la tua famiglia", oppure visite al bar che servivano a intimorirla e obbligarla a pagare velocemente quegli interessi da capogiro, la barista di 45 anni finita nelle mani di un usuraio a Cagliari.
I provvedimenti di custodia cautelare ai domiciliari sono stati richiesti dal pm Gilberto Ganassi e firmati dal gip Ornella Anedda.
Gli uomini della Squadra mobile hanno iniziato a lavorare sul caso dopo il ritrovamento delle testa di maiale mozzata. Sono riusciti a far parlare la vittima, a farle superare la paura.
Alla fine hanno ricostruito tutta la vicenda. La donna conosceva il parrucchiere che, vedendola in difficoltà, le ha proposto il prestito. Una prima tranche di duemila euro e dopo un mese la restituzione di tremila euro. La vittima il primo mese ha consegnato solo i mille euro di interessi, il secondo cinquecento e di conseguenza il tasso è aumentato. Dopo altri mesi ha chiesto in prestito altri duemila euro e la cifra complessiva ha raggiunto quota diecimila tra capitale e interesse.
Il compagno della barista ha anche subito l'incendio di un chiosco a Torre delle stelle. Non è stato accertato se il rogo sia riconducibile all'usura e all'estorsione, sta di fatto che Marcia qualche giorno dopo si sarebbe presentato nel bar della 45enne dicendo se aveva problemi e se era tranquilla. Inoltre sarebbe stato lui a lasciare la testa di maiale davanti all'esercizio commerciale. Le riprese delle telecamere filmano un uomo travisato con la sua corporatura, inoltre lui lavora in una macelleria.
Gli agenti della Squadra mobile oggi hanno eseguito alcune perquisizione a caccia di indizi e per verificare che i due non siano coinvolti in altri episodi simili. "È un periodo particolarmente difficile – ha evidenziato il primo dirigente Luca Armeni – ci sono poche denunce di usura, ma i casi potrebbero essere molti di più. Le vittime hanno paura di parlare. Le invitiamo a trovare il coraggio di denunciare".