Ci sarà presto un confronto tra l'assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, e i cittadini del Sarrabus Gerrei per discutere del futuro dell'ospedale San Marcellino a Muravera. È l'impegno assunto dall'esponente della Giunta al termine dell'incontro con i rappresentanti dell'associazione costituitasi in difesa del nosocomio che, secondo la riforma, sarà classificato in ospedale di zona disagiata, con un reparto di degenza con posti letto di medicina e chirurgia, il pronto soccorso e la garanzia dei necessari servizi di supporto.
"Sono pronto ad ascoltare le vostre ragioni e a ragionare con voi sull'esistente e su quello che vogliamo fare – ha detto Arru – sia chiaro che questo è un tassello della riforma della sanità sarda che deve essere necessariamente visto insieme alla riorganizzazione del sistema di emergenza-urgenza e alla Rete territoriale. Va poi sottolineato che si tratta di un piano che vedrà la sua attuazione in un triennio, quindi non è corretto dire che stiamo chiudendo alcunché".
L'assessore ha ribadito che la riforma della rete si basa sull'analisi della realtà sanitaria e su dati, certificati da organismi terzi, che vedono la Sardegna agli ultimi posti nelle classifiche sull'uso dell'ospedale e degli esiti. "In Sardegna si vuole fare tutto e dappertutto, ma senza avere il volume di prestazioni richiesto per intervenire in sicurezza, nell'interesse del paziente e dell'operatore sanitario – ha aggiunto -. Mi accusano di fare calcoli ragionieristici e appiattirmi sulle disposizioni nazionali, ma io parlo di sicurezza e qualità dell'assistenza e non di soldi, tenendo conto delle peculiarità, altrimenti dovremmo chiudere Muravera, Isili, Bosa, Ghilarza, tutti fuori da ogni parametro nazionale".
Regione Muravera, Arru: “Confronto per San Marcellino”
Muravera, Arru: “Confronto per San Marcellino”







