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"In merito alla riforma degli Enti locali (tempi stretti per l'approvazione e nessun accordo in una maggioranza spaccata dalle diverse anime) sarebbe opportuno che il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau ritornasse a fare il presidente della massima assemblea dei sardi, anziché lasciarsi andare a sortite capaci di influenzare il dibattito, quasi fosse un lobbista degli interessi sassaresi". Lo afferma, in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia Sardegna.
"Il ruolo del presidente impone un impegno super partes, al di là dell'appartenenza politica e della provenienza geografica – aggiunge Locci – e certamente non contempla la "discesa" del controllore tra i banchi del Consiglio. Perché è questo che, stando alle cronache giornalistiche, Ganau starebbe facendo nell'ambito della riforma degli Enti locali, tra aree metropolitane, unioni dei comuni e timori sulla possibile penalizzazione del nord Sardegna. Nella speranza che tutti rientrino nei propri ruoli, è doveroso puntare a una riforma che sappia realmente suddividere i territori nel miglior modo possibile, facendo in modo che la redistribuzione delle competenze sia capace di far funzionare una volta per tutte la macchina amministrativa. Nuovi organismi posti al servizio del cittadino per semplificare i rapporti con le istituzioni, e non per peggiorarli. E in quest'ottica, la maggioranza non può privarsi del contributo fornito dalle opposizioni, sempre disponibili a dare un apporto a una discussione che rischia di rimanere incagliata tra i malumori interni alla maggioranza. E le conseguenze, in tal caso, sarebbero decisamente gravi". 

"Esporre le proprie convinzioni in pubblico, in organi di partito ed essere coerenti con la propria storia e con le proprie convinzioni niente ha a che vedere con il ruolo di garante delle regole che è proprio del presidente del Consiglio regionale", così il presidente dell'Assemblea, Gianfranco Ganau, replica alle accuse lanciate ieri dal consigliere regionale di Fi, Ignazio Locci al quale dice di "stare tranquillo", perché continuerà a svolgere il suo ruolo "con la coerenza e la determinazione di sempre".
"Vorrei ricordare al consigliere che il presidente del Consiglio è innanzitutto un consigliere regionale che ha il dovere di contribuire alla ricerca delle migliori soluzioni per i tanti gravissimi problemi che affliggono la nostra isola – afferma Ganau -. Il tema del riordino degli Enti locali, al pari di quello della riforma della Regione, rappresentano un momento fondamentale per contribuire a colmare quegli scompensi tutt'ora evidenti tra diverse aree della nostra regione e favorire un' omogeneità e paritaria qualità di vita, di accesso ai servizi e di opportunità a tutti i sardi. Contribuire alla discussione e al confronto su un tema così importante, senza la presunzione di aver la soluzione migliore – conclude – è compito di qualsiasi cittadino, figuriamoci di chi ha responsabilità elettive di produrre le leggi e le regole della Sardegna".