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Le valigie degli insegnanti sardi che non vogliono emigrare tornano in piazza. Come il 10 agosto scorso, i docenti arrabbiati per i trasferimenti lontano dall'isola e quelli che rischiano di partire con le chiamate a novembre della fase C, si sistemeranno martedì 22 settembre a partire dalle 16 con i loro trolley davanti al Consiglio regionale.
Una manifestazione, quella del Comitato delle valigie del 10 agosto, organizzata in concomitanza con la discussione in aula sull'argomento scuola. Prof e maestri pronti a ribadire alla Regione una richiesta di intervento per evitare il trasloco. E a ribadire i numeri di un mini dossier elaborato per l'occasione.
"Quattromila erano gli insegnanti aventi diritto alla stabilizzazione in Sardegna – spiega il comitato – di questi solo 1.747 hanno presentato la domanda al Ministero, mentre gli altri, ben oltre il 50%, quindi, vi hanno rinunciato".
E ancora: "Centotrentasei sono gli insegnanti sardi che dovranno lasciare la Sardegna per accettare il posto a tempo indeterminato, 68 quelli destinatari del ruolo in Sardegna.
1.513 sono gli insegnanti sardi che saranno coinvolti nella nuova tombola della successiva fase di assunzione (fase C) e che saranno "estratti" a novembre. Fase C, che dovrebbe "coprire" i posti vacanti, ma che coinvolgerà anche tanti docenti appartenenti a classi di concorso che non troveranno cattedre disponibili perché sature. Ma che il Ministero, non ha ancora preso in considerazione, facendo per esempio una sorta di censimento per conoscere le varie specializzazione e conoscenze aggiuntive dei docenti".