Il sottosegretario ai Beni culturali Francesca Barracciu lancia un tweet in cui definisce 'un reato' la chiusura per assemblea del Colosseo e su internet scoppia la bufera, con tanti che puntano il dito sulla dichiarazione e il sottosegretario che si difende, prima precisando che intendeva "reato in senso lato", poi chiarendo che si trattava di "una iperbole". Il tweet, postato ieri a metà giornata, recitava: "Ass sindacale che danneggia centinaia di turisti paganti che dedicano 1 giorno di ferie al #Colosseo e decine di guide turistiche è 1 reato!". Immediate le richieste di chiarimento e le critiche: "Che tipo di reato?" le chiedono, "Reato in senso lato", risponde lei. "Sottosegretario, ma sa quello che dice?", fa esco un altro. "Con la parola reato ho voluto esagerare perché è stato fatto un danno enorme. E io affronto l'accusa che mi è stata mossa e il suo sarcasmo con coscienza a posto", replica lei. A tarda notte il dibattito infuria ancora, tanto che nasce l'hashtag #reatoinsensolato. Barracciu risponde a tutti: "Non ho commesso nessun svarione, ma siccome è partita la strumentalizzazione ho dovuto/voluto specificare meglio il senso del tweet". Tra le proteste arrivano anche richieste di dimissioni. E c'è pure chi la butta in musica: "Reato in senso lato, dolce un po' salato, tu, reato in senso lato".
Notizie Colosseo: bufera su tweet Barracciu
Colosseo: bufera su tweet Barracciu







