Al 95esimo, con il triplice fischio di chiusura da parte dell'arbitro, è stata una liberazione. Per Massimo Rastelli, allenatore del Cagliari, è stato come uscire dai carboni ardenti, sui quali si è trovato a saltare negli ultimi 20 minuti quando la sua squadra è andata in apnea ed è comparso l'incubo che anche stavolta, come nella partita precedente a Terni, potesse scapparci la beffa finale del pareggio avversario.
"Il Cagliari ha iniziato molto teso – attacca Rastelli nelle interviste del dopo gara – piuttosto contratto. La partita la sentivamo un pò tutti anche se durante la settimana ne ho parlato poco. C'era voglia di tornare alla vittoria, e in maniera convincente. Fino all'82esimo abbiamo tenuto la partita in pugno. Poi qualche errore c'è stato e abbiamo preso il gol.
Non siamo stati bravi neanche oggi – ammette il mister – a gestire la partita nella fase finale. Le ultime due partite hanno detto questo. Però c'è da riconoscere che faceva molto caldo, tutti in campo ne hanno risentito. Subiamo pressioni che tutti conosciamo, quando devi vincere tutte le partite si gioca con una condizione psicologica particolare. Comunque siamo alla terza, cresceremo anche in questo".
Poi, su qualche rischio corso, Rastelli riconosce che qualche pecca c'è stata. "Nelle ripartenze degli avversari – spiega – dobbiamo essere preventivi e capire eventuali sviluppi dell'azione avversaria. Su questo dobbiamo lavorarci. Oggi, però, interessava soprattutto la vittoria e l'abbiamo ottenuta. Fa bene alla classifica ma soprattutto al morale e all'autostima". Sul presunto fuorigioco di Sau in occasione del primo gol, il tecnico rossoblù dice di non aver ancora rivisto le immagini e di non poter giudicare. "Ma ho apprezzato molto – precisa – la giocata di Farias e la rete di Sau". Nessun problema, da parte sua, con l'Avellino, squadra che ha allenato gli ultimi tre anni. "Ho fatto la scelta di venire a Cagliari, in una piazza prestigiosa con programmi di vertici", chiarisce.
Non ugualmente soddisfatto del risultato l'allenatore dell'Avellino, Attilio Tesser. "Sono rimasto contento dei ragazzi e della loro prestazione, del loro approccio alla gara", dice. Ma contesta il primo gol del Cagliari, a suo parere in fuorigioco. "Mi sento penalizzato non tanto dalla sconfitta – commenta il mister irpino – ma dal fatto che la squadra ha subito un gol, il primo, irregolare. Può capitare uno sbaglio degli arbitri, però devo anche dire che a Salerno la bandierina del guardalinee si è alzata contro di noi, oggi non si è alzata contro il Cagliari. Ci può stare che gli arbitri sbaglino, ma è certo che le grandi squadre hanno sempre qualche regalino. Per il futuro dobbiamo ricordare di giocare partita per partita e andare avanti così. Guardiano alla salvezza – sottolinea Tesser – che è la base del nostro campionato. Poi una volta raggiunti i 51 punti si può anche cambiare obiettivo e puntare più in alto".
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Rastelli: “Vittoria che fa bene al morale”







