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Un vasto incendio, di probabile origine dolosa, ha devastato durante la notte un'area di almeno 10 ettari della pineta all'interno dell'Area marina protetta di Capo Caccia, ad Alghero, tra la spiaggia di Mugoni e l'hotel Baia di Conte. Le fiamme hanno letteralmente raso al suolo i campeggi di Sant'Imbenia e Sant'Igori (chiusi da alcuni anni) e colpito, almeno in parte, quello della Stalla.

Il fuoco ha distrutto oltre 250 roulotte, tutte disabitate. L'incendio è partito tra le 2 e le 3 del mattino da Sant'Imbenia e, aiutato dal forte vento di maestrale, si è immediatamente esteso a tutta l'area. I vigili del fuoco di Sassari e Alghero e gli uomini del Corpo forestale hanno impiegato diverse ore per domare le fiamme. In azione anche elicotteri e canadair. La situazione è tornata alla normalità intorno alle 7.30 del mattino. Sul posto anche i carabinieri di Alghero.

I soccorritori sono al momento impegnati a interdire l'area, all'interno della quale sono state individuate almeno una trentina di bombole a gas. I camping di Sant'Imbenia e Sant'Igori sono da anni al centro di una contorta vicenda giudiziaria, in seguito alla quale sono stati posti sotto sequestro da oltre tre anni. 

A conferma del fatto che l'incendio che ha devastato 15 ettari di pineta alle spalle del litorale di Capo Caccia, ad Alghero, è di sicura origine dolosa, ci sono state numerose azioni di disturbo che nel corso della giornata hanno imposto alle forze impegnate nella messa in sicurezza dell'area a distogliere attenzioni, uomini e mezzi per dirottarli altrove. Il primo tentativo di distrazione è stato l'incendio appiccato a metà mattina a Fertilia, alle spalle del rifornitore di benzina che si trova proprio all'ingresso della borgata turistica, a pochi metri dal centro abitato. A fine mattinata un altro rogo, fatto partire dal canneto che si trova a ridosso dell'area lagunare del Calich, sotto il ponte romano che collega Alghero e Fertilia. L'immediato propagarsi delle fiamme, spinte dal maestrale che a quell'ora aveva ripreso a soffiare con una certa forza, ha richiesto l'intervento alternato dei due elicotteri già impegnati a Capo Caccia, che erano arrivati di buon mattino da Bosa e Anela, a rinforzo dei canadair provenienti da Olbia. L'ultimo ceppo incendiario è stato realizzato sempre nell'area tra il Calich e Fertilia, verso la pineta che sino a qualche mese fa ospitava il campo rom, dove tra l'altro si trova anche un campeggio privato.

Le reazioni
"I colpevoli di un incendio quasi certamente doloso dagli ingentissimi danni ambientali devono essere consegnati alla giustizia. Un atto vigliacco, vile, ingiustificabile, contro il nostro patrimonio ambientale. Un disastro dalle proporzioni ancora difficili da quantificare". E' il primo duro commento del sindaco di Alghero, Mario Bruno, in merito all'incendio che ha interessato diversi ettari nella Baia di Porto Conte, devastando una pineta e distruggendo due campeggi. "Iniziano ora le operazioni complesse di bonifica – spiega Bruno – nell'area di Sant'Imbenia, Sant'Igori e la Stalla-Mugoni oggetto di un incendio dalle vaste proporzioni, per circa 15 ettari. Il complesso sistema della protezione civile, a livello territoriale ha risposto magistralmente. Alle forze dell'ordine tutte, ai piloti del canadair e degli elicotteri, alla protezione civile comunale ed ai volontari va il grazie più profondo e sincero da parte degli algheresi per l'azione svolta e quella in corso di svolgimento, dando prova di alta professionalità, coordinamento e collaborazione, anche attraverso l'attivazione del posto di comando avanzato. Due canadair, due elicotteri, il coordinamento delle forze da terra e in volo. Ho mantenuto e mantengo in queste ore – prosegue il sindaco – un contatto continuo con l'assessore dell'ambiente Donatella Spano, con il centro operativo regionale della protezione civile, con il vicesindaco delegato alla protezione civile Cacciotto e il dirigente Calzia all'interno del PCA, con la prefettura, con i responsabili della forestale e dei vigili del fuoco, attraverso un coordinamento permanente di tutte le istituzioni". 

L'assessore regionale dell'Ambiente con delega alla Protezione civile, Donatella Spano, ha raggiunto il Posto di comando avanzato, riunito a Porto Conte, ad Alghero, per un vertice tecnico sull'incendio di questa notte all'interno dell'Area marina protetta di Capo Caccia. "La situazione è definitivamente sotto controllo grazie ai grandi professionisti in campo e alle buone pratiche assimilate in Sardegna – ha dichiarato l'assessore Spano -. Abbiamo verificato l'assenza di danni alle persone e sono limitati anche quelli alla vegetazione. Stiamo ora valutando le conseguenze per una zona a forte valenza ambientale ma, per fortuna, l'incendio ha interessato un'area circoscritta".

"Tutto ha funzionato perfettamente, dando dimostrazione di efficienza, ora si individui chi ha messo a repentaglio un'area di altissimo valore ambientale". Lo ha detto l'assessore regionale dell'Ambiente e Protezione civile, Donatella Spano, nella conferenza stampa convocata nella sala riunioni delle "Prigionette", che ospita il distaccamento della forestale nell'area marina di Alghero. "L'incendio è doloso, l'orario, le condizioni meteo, il punto di innesco e la vicinanza dei campeggi sotto sequestro confermano che gli autori sapevano cosa facevano", assicura Sebastiano Mavuli, direttore del dipartimento di Sassari dell'Ente foreste della Sardegna. L'incendio ha devastato 15 ettari di pineta tra la spiaggia di Mugoni e l'hotel Baia di Conte. "Siamo intervenuti immediatamente, ma il vento e la presenza di diverse bombole di gpl ci hanno ostacolato sino all'arrivo di due canadair e due elicotteri", spiega ancora Mavuli.

"L'incendio è stato circoscritto, ma è stata distrutta un'area importante, ora è urgente approvare il piano di gestione del parco e il piano urbanistico dei litorali", chiede il vicesindaco e assessore dell'Ambiente del Comune di Alghero, Raimondo Cacciotto, per il quale "dobbiamo rispondere agli infami autori di un gesto inqualificabile, che avvantaggia interessi privati rispetto a quelli collettivi".

Gli assessori Spano e Cacciotto annunciano per domani una conferenza di servizi con Regione, Ente foreste, Vigili del fuoco, Comune di Alghero, Protezione civile, Area marina protetta e Arpas. "Provo grande rammarico, è stato toccato il cuore del parco", dice il presidente del Parco di Porto Conte, Antonio Farris. "Per fortuna la parte più delicata del nostro ecosistema, ossia le dune, non è stato interessato, il danno biologico è contenuto – commenta – ma ora ci dobbiamo mettere tutti intorno a un tavolo e darci da fare". La pensa così anche il direttore del parco e dell'area marina protetta, Vittorio Gazzale. "Questa emergenza mette in evidenza la presenza di una situazione grave, che va affrontata".