"Assicurare il servizio su tutto il territorio e cercare di ottimizzarlo sfruttando le possibilità che già abbiamo e contenendo la spesa, nonostante i tagli che tutti stiamo subendo in questo periodo. Il mio obiettivo è quello di proseguire nell'ottimo lavoro svolto dai miei predecessori puntando a migliorare la qualità di tutti i servizi". Lo ha detto il nuovo comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Cagliari, Luciano Cadoni, presentandosi questa mattina alla stampa.
Il dirigente, nato a Cagliari 58 anni fa, torna nel capoluogo dopo 13 anni, precedentemente era stato comandante provinciale a Sassari, Oristano e, ultimo incarico, a L'Aquila. "L'esperienza a L'Aquila è stata molto forte – ha sottolineato – le persone portano dentro le conseguenze del terremoto". Il nuovo capo dei pompieri ha quindi parlato delle criticità della provincia di Cagliari. "I rischi sono ben conosciuti – ha detto – ci sono quelli legati alle industrie del polo di Sarroch e di Assemini, quelli di tipo naturale come gli incendi o i pericoli di dissesto idrogeologico, poi ci sono gli interventi di routine per le piccole e grande emergenze quotidiane".
Dall'1 gennaio sono stati 7.200 gli interventi nel cagliaritano, di cui solo 2.200 per incendi, gli altri per incidenti stradali, soccorso di persone, allagamenti. Sul fronte del personale, Cadoni si aspetta un rinforzo nei prossimi due anni: al momento i vigili del fuoco in servizio nelle sette sedi del territorio provinciale sono 538. "Secondo il nuovo ordinamento – ha spiegato il neo comandante – saranno potenziate le sedi distaccate e contiamo di far funzionare la sede di Mandas. Le dotazioni, in generale, ci sono ma le risorse sono sempre memo e servono per la gestione corrente, facciamo grandi sacrifici per garantire l'efficienza di tutto".
Infine un appello ai cittadini. "Dovremmo tutti avere più senso civico – ha sottolineato Cadoni – cercare di capire che la cosa pubblica deve essere trattata come propria. Bisogna avere massimo rispetto dei beni comuni e degli altri".







