Sit in di protesta a Cagliari di fronte agli uffici della Provincia nel parco di Monte Claro: in trincea gli educatori del servizio di assistenza specialistica scolastica dell'ente intermedio. Motivo della manifestazione "il ritardo nell'attivazione del servizio di educativa scolastica – hanno spiegato gli organizzatori – dovuto, secondo la Provincia, alle procedure ancora non concluse della gara d'appalto".
La campanella, intanto, è già suonata. Settembre corre verso la fine e nelle scuole della Provincia cagliaritana "ci sono operatori che ancora non sono fra i banchi di scuola – ha sottolineato Stefano Simola, portavoce degli educatori – è ormai abitudine consolidata per i 120 operatori attendere pazientemente l'ingresso nelle scuole. I ritardi fanno parte di un'ordinaria amministrazione che fatica a mettere in moto il servizio. I fondi a disposizione riescono a malapena a coprire l'intero anno scolastico e le continue gare d'appalto al minimo ribasso minano la continuità del servizio. Un problema che non è solo lavorativo: 250 studenti con disabilità vivono il disagio dell'incertezza: resta tutto sulla carta e nei buoni propositi di un sistema che andrebbe ricostruito. Assieme ai tanti ragazzi costretti a stare a casa, intere famiglie attendono la parola fine di un processo che va avanti da troppo tempo. Ogni anno la ricerca dei fondi necessari a sostenere il servizio appare simile alla ricerca dell'oro. I tagli agli enti, di questi ultimi mesi, hanno creato ulteriori problemi".







