Con 700 mila euro la Regione finanzia i Dipartimenti di Salute mentale per la realizzazione di progetti, individuali o di gruppo, di riabilitazione. E' previsto da una delibera di Giunta approvata su proposta dell'assessore alla Sanità Luigi Arru. I progetti sono rivolti a persone con diagnosi psichiatrica in carico ai Centri di Salute Mentale e alle Unità Operative di Neuropsichiatria infantile e dell'adolescenza, per i quali sia stato predisposto un piano terapeutico abilitativo per il sostegno ad una vita autonoma in contesto abitativo, per la formazione e l'inserimento lavorativo, nel supporto alla vita sociale e affettiva.
"Nel 2008-2009 – spiega l'esponente della Giunta – si sono avviate azioni importanti alle persone con disturbi mentali, con l'abitare assistito, l'inserimento lavorativo e il sostegno alla socializzazione. Il monitoraggio di quei progetti ha messo in evidenza i vantaggi che le persone cui erano rivolti hanno avuto. Vogliamo continuare su questa strada – promette Arru – promuovendo una maggiore armonizzazione tra le politiche sanitarie e sociali". Ad un gruppo di lavoro, istituito con decreto del maggio scorso, è affidato il compito di revisione delle modalità attuative delle leggi regionali a favore di persone con patologie psichiatriche, con attenzione per la legge 15/92, che prevede l'erogazione di un sussidio economico. "Questo intervento – sottolinea l'assessore – non deve cronicizzarsi, come accaduto, né deve essere utilizzato per mantenere uno status quo, senza impegno nel cambiamento. Vogliamo che sia usato per l'acquisizione di specifiche competenze e il recupero di autonomia, con un lavoro riabilitativo-abilitativo, caratterizzato da una durata limitata nel tempo". Le risorse stanziate saranno ripartite tra le Asl sulla base della popolazione residente di età non superiore a 64 anni e con destinazione vincolata ai progetti riferiti ai Centri di Salute Mentale e alle Unità Operative di Neuropsichiatria infantile e dell'adolescenza.







