Alcuni episodi su cui indagano le forze dell'ordine, anche per verificare se sono collegati tra loro, hanno creato un clima di tensione a Sassari e dintorni. Lo scontro nasce a causa di "Mediterranea", manifestazione di arte, cultura e sport promossa da Casa Pound Sardegna per illustrare ai suoi aderenti le risorse culturali del territorio. Ieri era in programma la visita guidata all'altare prenuragico di Monte d'Accoddi, a metà strada tra Sassari e Porto Torres. Il collettivo Atzione Antifascista Nord Sardegna, in dissenso con la manifestazione, promuove per quell'ora e nello stesso posto un sit-in pacifico, coinvolgendo anche il Pangea, il centro sociale di Porto Torres. Quelli di Casa Pound annullano l'appuntamento e lasciano gli altri ad aspettarli inutilmente. Nelle stesse ore un commando di quattro o cinque persone, incappucciate e armate di spranghe, si presenta a casa di Pangea, nell'ex circolo bocciofilo occupato tre anni fa, con l'intento di devastarlo in assenza degli inquilini. Danneggiano una vetrata e alcune opere d'arte prima di essere scoperti da tre militanti. Le due fazioni arrivano allo scontro fisico e gli ospiti indesiderati vengono costretti alla fuga. Nessuno rivendica il gesto, ma Pangea e Atzione Antifascista sono sicuri che sia stata Casa Pound. Stamattina, infine, vengono scoperte alcune scritte apparse sulla serranda della sede sassarese di Casa Pound, in via Dau. "Morte al fascio", "Fascisti torneremo", sono alcune delle minacce formulate da ignoti mentre i militanti partecipavano a una visita guidata a Fertilia. Anche in questo caso non c'è firma, ma Casa Pound non ha dubbi: sono stati quelli di Atzione Antifascista. Agli inquirenti il compito di valutare la portata dei fatti, accertare l'eventuale legame tra loro e individuare i responsabili.
Uncategorized Tensione tra Casa Pound e antifascisti
Tensione tra Casa Pound e antifascisti







