Uno sportello per il lavoro. Dedicato soprattutto alle occupazioni legate all'assistenza alle famiglie che hanno bisogno di aiuto. Il test partirà da Cagliari e presto sarà esteso a tutta l'Isola. L'iniziativa è stata presentata questa mattina al seminario arcivescovile di via mons. Cogoni: è promossa da Acli e Caritas e prevede la costituzione di una vera e propria rete per favorire l'incontro trasparente fra domanda e offerta in un settore delicato, nel quale sono di fondamentale importanza fiducia e competenza. Presenti al battesimo del progetto anche il responsabile regionale della Caritas, don Marco Lai, il responsabile nazionale del settore Lavoro del Patronato Acli, Marco Calvetto, e il direttore dell'Agenzia regionale del lavoro, Massimo Temussi. Sportello come punto di incontro. Gli utenti dei Centri di ascolto della Caritas diocesana di Cagliari avranno la possibilità di verificare, valorizzare e completare le proprie competenze nell'ambito della cura alla persona, maturate nell'esperienza di lavoro, familiare o di volontariato. Le famiglie che ricercano questo tipo di professionalità potranno recarsi allo Sportello Lavoro del Patronato Acli, che è Agenzia per il lavoro autorizzata, e saranno seguite nel percorso di ricerca, individuazione e inserimento al lavoro di un assistente familiare per i soggetti fragili del proprio contesto familiare. La Rete nasce da un percorso formativo congiunto, ancora in corso, degli operatori Caritas e del Patronato Acli, con il supporto e attraverso le metodologie della Cooperativa Anziani e non solo, che da oltre un decennio opera a livello europeo sui temi di frontiera dell'innovazione sociale. L'intesa è frutto della Convenzione nazionale firmata nel 2013 fra Caritas Italiana, Acli e Patronato Acli. L'esperienza di Cagliari si potrà successivamente estendere al resto del territorio regionale. La Rete è aperta agli altri soggetti del terzo settore e della cooperazione.







