"La vendita di Versalis da Eni alla Sk Capital è una sconfitta per l'industria e la politica del Paese". Il senatore Silvio Lai è preoccupato per la cessione – ormai data per certa – del 70% di Versalis al fondo finanziario americano e iraniano. "Non la condividiamo, il governo tramite la Cassa dei depositi e prestiti mantenga in Italia il controllo dei suoi processi industriali". L'esponente sardo del Pd guarda al futuro di Porto Torres. "La cessione mette in dubbio i progetti e gli investimenti promessi – dice Lai – così si esce da un settore strategico per cedere ad altri Paesi interessi importanti e processi innovativi come quello della chimica verde". Nei giorni scorsi la commissione Industria del senato ha ascoltato in audizione i rappresentanti della società. "Al di là di ogni equilibrismo verbale – attacca Lai – non esiste nessuna garanzia sul mantenimento degli impegni o sugli investimenti da fare per la chimica verde", la cui base strategica è Matrìca, a Porto Torres. "É incredibile, mentre il Parlamento procede con un'indagine conoscitiva sulla vicenda, Eni va avanti come se nulla fosse".
Contro il sempre più probabile disimpegno di Eni rispetto al progetto di riconversione del polo industriale di Porto Torres attraverso gli investimenti su Matrìca e la chimica verde, l'Ugl proclama uno sciopero generale. Come annuncia Simone Testoni, segretario territoriale di Ugl Chimici e dirigente della segreteria generale, "il 20 gennaio sciopereremo per protestare anche contro il disimpegno del governo sulla chimica". Le notizie sulla vendita del 70% di Versalis da Eni a Sk Capital, un fondo finanziario americano e iraniano, "stanno suscitando non poche preoccupazioni", spiega Testoni. Ragione per cui i rappresentanti sindacali degli operai del petrolchimico del Nord Ovest Sardegna sono stati ascoltati dalla commissione Attività produttive della Camera dei Deputati.
"Abbiamo chiesto a più riprese un incontro con il presidente del Consiglio dei Ministri e con il Ministro dello Sviluppo economico – afferma il segretario di Ugl – ma non abbiamo avuto risposte, le uniche notizie ufficiali in nostro possesso sono quelle fornite dai vertici Eni nell'incontro dello scorso 30 ottobre". Stando alle quali, precisa Simone Testoni, Eni sarebbe alla ricerca di un partner per condividere un nuovo progetto di sviluppo per la più importante società chimica italiana. "Non ci rassicurano neanche le dichiarazioni sulla previsione di un patto che preveda la stabilità dei siti per i prossimi cinque anni e degli operai per i prossimi tre anni". Oggi Ugl avvierà una serie di assemblee con i lavoratori del comparto chimico in Sardegna. "Condivideremo l'idea che, in assenza di risposte soddisfacenti, il 20 gennaio sarà sciopero".







