"Vinci l'indifferenza e conquista la pace", è lo slogan della 29/a Marcia Della Pace che parte dalla grande miniera dismessa di Serbariu a Carbonia. Il 30 dicembre dalle ore 15 il corteo attraverserà le vie del centro, passando per via Gramsci fino a piazza Roma dove si terrà il discorso conclusivo di mons. Giancarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso e a lungo vescovo antimafia a Locri. Sono attese 5.000 persone all'iniziativa regionale promossa dalla Caritas della Diocesi di Ales-Terralba in collaborazione con Delegazione Caritas Sardegna, Uffici pastorale sociale e del Lavoro, pastorale giovanile, associazioni cattoliche, confederazioni sindacali, Alleanza contro la Povertà, Tavola della Pace, Centro Servizi per il volontariato e Comune di Carbonia.
Quasi tre chilometri di percorso con striscioni e bandiere della Pace. "Ci sono tre grandi indifferenze che insidiano la pace in Sardegna – ha sottolineato don Angelo Pittau, presidente del Comitato promotore della Marcia – quella verso la povertà, il non lavoro e lo sfruttamento e inquinamento dell'ambiente".
La Marcia chiama a raccolta il mondo del lavoro, della scuola, cultura, volontariato, dei giovani.
"Un messaggio di speranza e in un futuro di sviluppo e progresso in un'Isola dove il 54% dei giovani non studia e non lavora", ha aggiunto don Pittau. Don Marco Lai, delegato regionale Caritas ha rilanciato in occasione della presentazione della Marcia la necessità del Reddito Minimo di cittadinanza: "La marcia deve essere anche un momento di denuncia a tante indifferenze che sottraggono il lavoro, levano il sonno e lasciano le famiglie nell' impoverimento – ha detto – un grido forte, sperando che politica e istituzioni possano raccoglierlo".
“Vinci l’indifferenza”, a Carbonia la marcia della pace







