trivelle-saras-ricorre-al-consiglio-di-stato-per-progetto-arborea
La società Saras ha notificato alle parti interessate il ricorso che sarà depositato al Consiglio di Stato il 7 gennaio prossimo e che impugna la sentenza del Tar Sardegna sul progetto di ricerca di gas metano ad Arborea (Oristano), meglio noto come "progetto Eleonora".

Al di là degli aspetti legali, Saras ribadisce di essersi "impegnata in un progetto imprenditoriale sviluppato secondo i migliori standard tecnici e di compatibilità ambientale, in linea con i permessi regionali rilasciati nel 2009, alla ricerca di una risorsa, il gas metano, particolarmente preziosa per l'economia dell'Isola e di proprietà esclusiva della Regione Sardegna. L'importanza di tale fonte energetica pulita – sostiene ancora l'azienda – è ancor più evidente alla luce delle linee guida del nuovo Piano energetico regionale, che ne prevede l'importazione in diverse modalità".

Al centro del contendere nel procedimento amministrativo, la dichiarazione di improcedibilità della pratica da parte del Servizio della sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (Savi), risalente al 9 settembre 2014, dichiarazione, sottolinea l'azienda dei Moratti, "avvenuta ancora prima di completare la Valutazione d'impatto ambientale sul pozzo esplorativo nel territorio del Comune di Arborea". Il Via chiesto da Saras riguardava l'attività di sondaggio utile ad accertare con precisione la presenza di giacimenti di metano.
Solo dopo quella fase di ricerca, si sarebbe aperta una nuova procedura per valutarne opportunità e metodi di estrazione.

La decisione del Savi era stata impugnata dalla società nel novembre 2014 davanti al Tar Sardegna, che aveva respinto la richiesta dell'azienda con la sentenza del 2 ottobre 2015.
"Il ricorso al Consiglio di Stato è un atto dovuto da parte del gruppo presente in Sardegna da oltre 50 anni, a tutela dei suoi azionisti, dei dipendenti e della continuità aziendale – sostiene Saras – Nel progetto di ricerca del gas metano, l'azienda sardo-milanese ha impiegato fondi e competenze, anche al fine di assicurare la migliore compatibilità ambientale".