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Secondo giorno di presidio dei lavoratori di Eurallumina, davanti al palazzo della Regione in viale Trento, in concomitanza con la conferenza di servizi chiamata a pronunciarsi sulla autorizzazione ambientale al rilancio dello stabilimento di Portovesme.
Anche oggi gli operai sono partiti da Carbonia per raggiungere il capoluogo in auto. E poi hanno sistemato striscioni e cartelli di protesta in attesa dei risultati dell'incontro che coinvolge, oltre la Regione, anche una ventina di enti.
La manifestazione va avanti secondo lo schema di ieri: ogni ora gli operai invadono per cinque minuti la strada davanti alla Regione. Facendo un chiasso infernale con tamburi, qualche petardo e l'incessante rumore dei caschetti sbattuti sull'asfalto. A completare lo scenario anche l'accensione di fumogeni. Poi tutti sotto i portici davanti all'ingresso del palazzo.

La protesta andrà avanti per tutta la giornata sino all'esito, previsto per il tardo pomeriggio, dei lavori della conferenza. Ieri la prima giornata dell'incontro si era conclusa con l'illustrazione del progetto di rilancio dello stabilimento da parte dei proponenti.
Oggi sono previste le eventuali osservazioni degli enti convocati. Solo a quel punto si potrà sapere se la strada per la riapertura della fabbrica dell'Eurallumina è davvero in discesa.