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Dal 2004 al 2012 la Sardegna, pur rimanendo nelle posizioni basse dalla classifica nazionale, migliora però la sua qualità delle Istituzioni, passando dal 16/o al 14/ posto. Con un valore prossimo a 1, su una scala da 0 a 1, dal 2004 al 2012 la qualità più alta delle pubbliche amministrazioni in Italia è stata registrata in Toscana, in coda invece tutte le regioni del Sud con valori medi compresi tra 0,4 e 0. È quanto emerge dallo studio "Measuring Institutional Quality in Italy" dei professori Annamaria Nifo e Gaetano Vecchione pubblicato sulla "Rivista Economica del Mezzogiorno", trimestrale della Svimez (Associazione per lo sviluppo nel Mezzogiorno).
In particolare nel 2004 la Sardegna si è collocata al 16/o posto con un valore 0,38, mentre otto anni dopo è 14/a con un valore di 0,45. Sono stati presi in considerazione 24 parametri riferiti a cinque ambiti: partecipazione (che a sua volta raggruppa fenomeni tra cui associazionismo, acquisti in libreria, partecipazione al voto), efficacia dell'azione di governo (ad esempio raccolta differenziata, dotazione strutture sociali ed economiche), qualità della regolamentazione (dipendenti pubblici, mortalità e qualità della vita delle imprese), certezza del diritto (tra cui tempi dei processi, evasione fiscale, sommerso), corruzione (reati contro la Pa, commissariamento dei comuni).
Fra le province da segnalare il salto di Nuoro dal 94/o del 2004 al 78/o posto del 2012, Oristano dal 74/o al 62/o, Sassari dall'85/o al 75/o, mentre perde posizioni, invece, Cagliari (dal 75/o all'84/o).