Sono complessivamente 85 le strutture di accoglienza presenti in tutta la Sardegna, 50 a Cagliari, 17 a Sassari, 8 a Nuoro e 10 a Oristano. Da sempre la Prefettura effettuata controlli all'interno delle strutture stesse, come quello programmato a Narcao, nel Sulcis, dopo la protesta dei 46 migranti che hanno raggiunto a piedi l'ufficio stranieri della Questura a Cagliari per chiedere una diversa sistemazione.
E le ispezioni hanno portato a primi risultati: la struttura di Quartu a breve sarà chiusa perchè non ha più i requisiti. A Narcao, invece, le lamentele dei profughi non hanno trovato riscontro nei sopralluoghi.
Secondo i dati forniti dalla Prefettura, negli ultimi due mesi si è intensificato il fenomeno degli sbarchi sull'isola, soprattutto lungo le coste del Sulcis. Gli stranieri provengono per la maggior parte dalla Tunisia e dal Marocco. Ottantadue di questi hanno presentato istanza di protezione internazionale. Il numero totale degli sbarchi nel 2015 è quasi raddoppiato rispetto all'anno precedente: sono arrivati direttamente in Sardegna 291 migranti, di cui 235 uomini, 26 minori e due donne.
La creazione dell'Hub regionale, ha chiarito la Prefettura, non porterà alla chiusura delle altre strutture di accoglienza: all'interno andranno circa 250-300 persone, la stessa ospitalità fornita dal Cpsa-Cara di Elmas ora chiuso.
Importanti i dati riguardanti l'attività svolta dalla commissione territoriale di Cagliari per il riconoscimento della protezione internazionale. Sono state 2.300 le decisioni adottate: a 53 migranti è stato riconosciuto lo status di rifugiato, a 79 la protezione sussidiaria e a 230 la protezione umanitaria. Rigettate 1.818 domande di protezione. Le nazionalità che fanno richiesta per i vari riconoscimento sono prevalentemente Nigeria, Bangladesh, Gambia, Senegal, Mali, Pakistan, Ghana, Costa d'Avorio, Guinea, Ucraina, Algeria, Marocco, Somalia ed Eritrea.
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Migranti, chiuso il centro accoglienza di Quartu







