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Medicina, ma anche legislazione sanitaria a confronto tra Italia, Polonia e Svezia. Si è aperto lunedì 11 e si è chiuso ieri, giovedì 14 gennaio, nelle aule e nei reparti della facoltà di medicina dell'Università di Cagliari, l'ultimo modulo del corso internazionale "Medical Development in Europe".
Il corso è organizzato dalle facoltà di Medicina dell'ateneo e dello Jagiellonska di Cracovia (Polonia) e il Karolinska Institute di Stoccolma (Svezia). Nell'ambito del programma, gli studenti selezionati nelle tre diverse sedi (a Cagliari gli studenti sono stati selezionati in seguito a bando di Facoltà), seguono tre moduli itineranti e si spostano da una sede all'altra (dal 14 al 21 dicembre il corso si è svolto a Stoccolma, dal 7 al 10 gennaio a Cracovia e infine, nella settimana in corso, a Cagliari).
"In questo modo – spiega il professor Amedeo Columbano – abbiamo appurato che si ha la possibilità di verificare in loco le modalità organizzative e il tipo di didattica svolta nelle diverse sedi". Oggi, ultima giornata del corso, gli studenti affrontano "supercases", ovvero problematiche cliniche, individuate dagli organizzatori del corso, riguardanti le possibili differenze in termini di patologie presenti nelle tre diverse nazioni. Nel corso delle presentazioni dei "supercases", gli studenti identificano e analizzano le possibili ragioni della diversa incidenza di patologie di varia natura (diabete, cancro, malattie cardiovascolari) riscontrata da Nord a Sud dell'Europa. L'esame finale è un tentativo di capire e correggere, abitudini alimentari, stili di vita o altre ragioni alla base delle differenze delle varie patologie. "Medical Development in Europe" – unico esempio, in Europa di corso internazionale "itinerante" – è uno dei ponti con i quali l'ateneo supera le barriere nazionali proponendosi a livello europeo.