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Il gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale ha presentato una istanza all'Ufficio per l'esame di legittimità della legislazione regionale e il contenzioso costituzionale per chiedere l'impugnazione del Governo sulla legge sarda che ha aumentato l'Irpef per i redditi oltre i 28 mila euro e ha incrementato anche l'aliquota Irap per coprire il disavanzo della Sanità. L'Esecutivo nazionale ha tempo sino al 29 febbraio per decidere, cioè 60 giorni dopo la pubblicazione della legge sul Bollettino ufficiale della Regione.
Secondo Fi la norma violerebbe l'articolo 10 dello Statuto speciale dell'Isola perché le modifiche dell'aliquota potrebbe avvenire solo "per favorire lo sviluppo" della Sardegna e non quindi, per dare copertura al buco della Sanità. Inoltre la legge sarebbe in contrasto con il decreto legislativo 446 del 1997 secondo il quale l'incremento dell'aliquota addizionale regionale potrebbe essere al massimo dello 0,5%, cioè dall'1,23% (aliquota del 2015 pre-aumenti) all'1,73%. Inoltre sarebbe in contrasto con la legge di stabilità del 2016 che, al comma 26 dell'art. 1, sospende l'efficacia delle leggi regionali che incrementano le addizionali.
"Mi auguro che ci sia un ripensamento da parte della maggioranza e della Giunta – osserva il capogruppo, Pietro Pittalis – e che ci sia la possibilità di trovare risorse in nuovi capitoli di entrate. La soluzione trovata è troppo semplicistica e crediamo che ci fossero altre strade come dismettere il patrimonio immobiliare o posticipare spese che non sono importanti". Secondo Marco Tedde "Fi sta reagendo ad una rapina a mani alzate", mentre per Alessandra Zedda, ci sarebbe anche una discrasia tra la previsione di entrata delle aliquote modificate nella legge Finanziaria 2016 con la data dell'effettivo introito delle risorse dal marzo 2017".
"Mettere le mani in tasca ai cittadini – ha osservato Antonello Peru – significa sottrarre risorse ai consumi". "Non esiste nessun piano di rientro – ha sottolineato Ignazio Locci – questo sacrificio chiesto ai cittadini e alle imprese serve esclusivamente per foraggiare la Sanità". Infine per Giuseppe Fasolino "la Giunta sembra avere perso la rotta".