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I due macchinisti dei tram della metro che si sono scontrati ieri alle porte di Cagliari saranno certamente sentiti dagli investigatori della Polizia Municipale, ma per interrogare il ferroviere rimasto gravemente ferito e operato ieri bisognerà attendere il miglioramento del quadro clinico. Nessuno dei due è stato iscritto nel registro degli indagati dal sostituto procuratore Guido Pani, che ieri ha aperto un'inchiesta contro ignoti per disastro ferroviario dopo il frontale avvenuto all'altezza di via Vesalio: il bilancio è di 85 feriti, solo 11 poi ricoverati nei vari ospedali cittadini.
Disposto il sequestro dei convogli, ora il magistrato inquirente attende le prime relazioni dagli investigatori della Municipale prima di nominare un consulente che verifichi il corretto funzionamento dei mezzi di sicurezza e i protocolli sulle precedenze seguite dai due macchinisti in transito nei tratti a monorotaia della linea metro del capoluogo sardo.
Nessuna pista viene al momento esclusa: né il guasto né l'errore umano. La delega per le indagini resta agli agenti della Municipale che sono interventi subito sul luogo dello scontro frontale, ma per la nomina del consulente della Procura non è ancora arrivata la conferma del possibile coinvolgimento degli specialisti della Polfer (la polizia ferroviaria) che da qualche anno opera con il Noif, il Nucleo operativo incidenti ferroviari.
Messi sotto sequestro i mezzi coinvolti nell'incidente, il pm Pani ora raccoglierà nel fascicolo tutte le testimonianze raccolte dagli investigatori, comprese quelle – evidenziate dai mezzi di informazione – che segnalerebbero un caso di pericolo sulla stessa tratta nei giorni precedenti l'impatto di ieri.
Attorno all'ufficio del magistrato, al terzo piano del palazzo di giustizia di Cagliari, il viavai continuo di investigatori è proseguito per tutta la mattina. 

Migliorano le condizioni del macchinista rimasto gravemente ferito nello scontro tra i due treni della metropolitana leggera avvenuto ieri a Cagliari.
Mauro Angioni è ricoverato al Brotzu in prognosi riservata dopo essere stato operato con successo al torace. Nelle prossime ore potrebbe lasciare il reparto di Terapia intensiva per trasferirsi in reparto.
La sua versione dei fatti, così come quella del secondo macchinista, saranno determinanti per il proseguo delle indagini e per capire le cause esatte dello scontro frontale che ha provocato 85 feriti, quasi tutti studenti pendolari. I vigili urbani hanno già consegnato in Procura i primi documenti. Il sostituto procuratore Guido Pani ha aperto un fascicolo contro ignoti per disastro ferroviario. Nessun nome al momento è stato iscritto nel registro degli indagati. I due mezzi sono sotto sequestro e sono stati dati in custodia all'Arst che li ha portati nel deposito di Monserrato.
Si attende la nomina di un consulente del magistrato che si occuperà di analizzare tutti gli elementi raccolti dagli investigatori, a partire dall'analisi delle scatole nere dei due convogli della metropolitana leggera, ma anche i video recuperati nelle varie stazioni. Tutta la tratta è dotata di sistemi di sorveglianza che potrebbero fornire dati utili per ricostruire la dinamica dell'incidente e soprattutto le cause.
In particolare, la Procura intende accertare se le strane manovre dei treni segnalate dai passeggeri nei giorni precedenti siano veritiere e abbiano in qualche modo favorito il drammatico impatto di ieri mattina