Nuovo atto intimidatorio contro il padre del sindaco di Torpè Omar Cabras. Durante la notte ignoti hanno cosparso di liquido infiammabile e poi dato fuoco al portone d'ingresso dell'abitazione di Pasqualino Cabras, 76 anni, al centro del paese.
L'incendio è stato spento subito da alcuni passanti, ma il portone ha subito notevoli danni. Pasqualino Cabras era stato preso di mira anche 10 giorni fa, quando davanti all'uscio di casa era stato trovato un grosso petardo che fortunatamente non era esploso. Una settimana prima un altro attentato anche stavolta non andato in porto contro la casa di un cugino di Omar Cabras, l'oncologo Antonello Cabras, che lavora all'Istituto tumori di Milano: quella volta un ordino era stato posizionato davanti a casa della madre del medico.
Un crescendo di atti intimidatori contro la famiglia del sindaco che sta creando preoccupazione nel piccolo centro della Baronia e sui quali indagano i carabinieri.
Il questore di Nuoro Paolo Fassari ha voluto incontrare questa mattina il sindaco di Torpè, Omar Cabras, in seguito al nuovo attentato incendiario al portone di ingresso della casa del padre del primo cittadino, Pasqualino Cabras, di 76 anni.
Durante l'incontro, avvenuto nella sede del Commissariato di Polizia di Posada, il questore ha espresso solidarietà e vicinanza al sindaco di Torpè. "Le forze dell'ordine garantiranno il massimo impegno investigativo sul caso e per il controllo del territorio", ha detto Fassari.
Quello di stanotte, contro la casa del padre di Omar Cabras, è il secondo atto intimidatorio in appena dieci giorni: la notte tra il 20 e il 21 gennaio infatti, un grosso petardo era stato collocato sull'uscio della sua abitazione. Sul caso indagano i carabinieri.