Sperimentare la zona franca urbana nel quartiere di Castello a Cagliari, un'area della città già perimetrata dalle mura, per ravvivare i rapporti umani, sociali ed economici in quella parte del capoluogo sardo che oggi è presa d'assalto dai turisti, per lo più crocieristi, per le sue attrazioni monumentali e museali. La proposta è contenuta in una mozione del Partito sardo d'Azione, primo firmatario Christian Solinas, che ha ne illustrato i contenuti oggi in una conferenza stampa.
"Attualmente a Castello vivono 1.453 abitanti e 939 nuclei familiari quindi siamo di fronte ad un quartiere naturalmente delimitato e con un numero di abitanti contenuto – ha spiegato Solinas – Questo fatto può aprire la strada ad un modello da affermare nell'immediato con uno sguardo al futuro, perchè la zona franca urbana potrebbe essere estesa a tutto il centro storico della città. In Sardegna l'esempio di zona franca urbana lo abbiamo con il Piano Sulcis, ma abbiamo grosse parti escluse da questi benefici. Castello rappresenta in questo caso il baricentro storico politico culturale dell'Isola".
Secondo Mario Carboni, presidente della Fondazione Sardegna Zona Franca ed estensore materiale della proposta per la Zfu a Cagliari, "basterebbe investire un dodicesimo di quanto stanziato per il Sulcis e servirebbe solo l'approvazione in commissione paritetica di una norma di attuazione dello Statuto autonomistico. Al beneficio, che si sostanzia nella forma del De minimis, potrebbero essere ammesse le piccole e micro imprese, le imprese femminili, sociali, startup e associazioni culturali".







