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"Non sempre sviluppo e crescita sono termini di un binomio inscindibile. Ci può essere sviluppo sostenibile senza un uso smodato delle risorse. Il suolo è la risorsa meno protetta e nello stesso tempo la più vulnerabile. Quella che, da sola, fornisce il 95% del cibo. Senza suolo fertile non c'è futuro per nessuno e senza il suo rispetto si generano solo disuguaglianze e povertà e si ruba il futuro a intere generazioni", lo ha detto l'assessore regionale degli Enti Locali, Cristiano Erriu, partecipando all'incontro, nella comunità La Collina, su "Il grido della terra e dei poveri contro lo sfruttamento".

   La riflessione, imperniata sull'enciclica "Laudato sii" di Papa Francesco, ha toccato anche alcuni ambiti dell'attività politica della Giunta regionale, tra i quali l'aggiornamento del Piano paesaggistico e la sua estensione negli ambiti interni e la stessa legge di governo del territorio.

   L'esponente della Giunta Pigliaru ha inoltre ricordato che "il rischio da evitare è di mettere in contrapposizione lavoro e rispetto della natura. La crisi non si combatte con il consumo delle risorse non rinnovabili. Ogni azione contraria genera un benessere effimero, una scorciatoia che porta ad un vicolo cieco, che noi cercheremo di contrastare con una legge di governo del territorio organica e attenta a questi temi".