Il solito sorriso e la massima fiducia. Fabio Aru al 2016 chiede emozioni e risultati al Tour de France e alle prossime Olimpiadi, dove – insieme al compagno di squadra Vincenzo Nibali – sarà l'alfiere della spedizione azzurra. "Abbiamo provato il percorso olimpico – spiega Aru, ultimo vincitore della Vuelta -, è davvero durissimo. Quella salita di 8,5 chilometri da ripetere tre volte ricorda una tappa di montagna di un grande giro. Meglio per noi che abbiamo ottimi scalatori". E su un possibile dualismo con Vincenzo Nibali, Aru smorza i toni: "Non sarò certo io a decidre chi sarà capitano.
Siamo una nazionale e abbiamo l'obiettivo di portare a casa una medaglia. Non importa chi la vincerà".
Aru questo pomeriggio è stato premiato come "atleta dell'anno" dal Glgs Ussi Lombardia al Circolo della Stampa di Milano. "Personaggio dell'anno" è stato nominato il team principal della Ferrari Maurizio Arrivabene che però non ha potuto ritirare il premio poiché impegnato all'estero e ha mandato in rappresentanza Alberto Antonini, responsabile della comunicazione della casa di Maranello. "Squadra dell'anno" è invece il Rugby Calvisano che quest'anno sogna il tris scudetto.
Sport Olimpiadi, Aru: “Sarà dura ma vogliamo farcela”
Olimpiadi, Aru: “Sarà dura ma vogliamo farcela”







