Le "buone pratiche" introdotte nel bilancio sanitario iniziano a dare i primi frutti. Rispetto ad un disavanzo stimato nell'ultimo trimestre del 2015 di 399 milioni, a consuntivo la Regione è riuscita a risparmiare 50 milioni fermando il disavanzo a 349 milioni. Ma il percorso per tagliare gli sprechi e rendere il servizio più efficiente è ancora lungo.
Basti pensare che nella Finanziaria 2016 davanti alla richiesta dell'assessorato di poter disporre di oltre 3,280 miliardi di euro, lo stanziamento effettivo è di quasi 3,128 milioni, mancano cioè all'appello oltre 152,3 milioni. Non solo: a fronte di 300 milioni chiesti per coprire il disavanzo 2016 ne sono stati stanziati 280.
I dati sono emersi in commissione Bilancio del Consiglio regionale che ha sentito in audizione – congiuntamente con la commissione Sanità – l'assessore Luigi Arru e i commissari delle Asl in merito alla Manovra 2016. E proprio di Finanziaria e di possibili alternative all'aumento di Irepf e Irap per coprire il disavanzo della sanità, parleranno i capigruppo del centrosinistra, il presidente della commissione Franco Sabatini (Pd) e l'assessore della Programmazione Raffaele Paci, in un vertice convocato oggi alle 17 in Consiglio.
Nel dettaglio la spesa sanitaria, escluse le politiche sociali, vale in Finanziaria oltre 2,831 milioni di euro a fronte di una richiesta, da parta dell'assessorato di 2,898 milioni, tra assegnazioni Cipe e 50 milioni per il pagamento nel 2015 dei farmaci ad alto costo (Epatite C) per i quali la Regione ha chiesto il rimborso a Roma. La differenza sulle spese correnti è quindi di 66,5 milioni. Inoltre mancano all'appello 25 milioni per il fondo per la non autosufficienza.
"Noi dobbiamo cercare di fare un bilancio consapevoli delle difficoltà del momento ma migliorando i servizi e con una grossa responsabilizzazione sui conti, riducendo le inefficienze e gli sprechi – ha detto Arru al termine dell'audizione – Abbiamo anche fatto capire che il sistema sanitario occidentale costa e quindi da un lato dobbiamo garantire sistemi di prevenzione dall'altro dobbiamo incidere sugli stili di vita e sull'invecchiamento della popolazione.
Inoltre – ha aggiunto l'assessore – stiamo attivando il monitoraggio delle Asl sul piano di rientro".
Secondo il presidente della commissione Sabatini, "la spesa sanitaria è innanzitutto spesa pubblica e va orientata spendendo meno e spendendo meglio per garantire il massimo dei servizi possibili. Presenterò due emendamenti alla Manovra – ha annunciato – per monitorare da un lato la spesa del budget assegnato e dall'altro il dettaglio dello stato della spesa nei primi sei mesi dell'anno".
L'opposizione è tornata alla carica. "A niente è servito l'aumento dell'Irpef e dell'Irap, né il tanto sbandierato Piano di rientro, il buco nei conti della sanità regionale per il 2016 è tra i 170 e i 220 milioni di euro – denuncia i Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fdi-An – i dati forniti dall'assessore certificano il buco per l'anno in corso, la forbice che ne quantifica la gravità varia perché la Regione ha chiesto il rimborso di 50 milioni di euro per far fronte alla spesa per i farmici anti-epatite, ma non sa ancora se potrà contare o meno sul finanziamento".
"Ai cittadini – attacca l'esponente della minoranza – è stato chiesto di pagare più tasse e oggi scopriamo che questo ulteriore salasso è inutile perché a fine anno ci sarà un nuovo disavanzo creato in questi mesi da una mancata compressione degli sprechi e delle spese inutili e dall'aumento senza logica dell'Irap".







