"Nessuna tolleranza verso gli operatori di strutture socio assistenziali che maltrattano anziani, disabili e malati. I Carabinieri del Nas stanno lavorando in modo straordinario, con controlli quotidiani che rendono di grande efficacia la task force che abbiamo istituito nel luglio del 2013 al Ministero".
E' quanto afferma il ministro della Salute Beatrice Lorenzin dopo i 14 provvedimenti di sospensione per gli operatori dell'Aias di Decimomannu, protagonisti di maltrattamenti in danno di malati. "Le indagini su una singola struttura – prosegue la Lorenzin – ha fatto luce su questi comportamenti di inaudita gravità, mentre in tutta Italia proseguono controlli e perquisizioni. Con la task force i cittadini hanno trovato un punto di riferimento, le segnalazioni che arrivano su presunti abusi sono testimonianza della fiducia che nutrono nelle istituzioni e nel lavoro dei Nas, che ancora una volta ringrazio per il grande impegno. Come già ricordato lo scorso 8 febbraio, in seguito ad analoga operazione condotta in una residenza per anziani, auspico l'accelerazione dell'esame al Senato del ddl che porta il mio nome e che, tra i provvedimenti, prevede l'aumento di un terzo della pena per gli autori di abusi nei confronti degli ospiti delle strutture socio sanitarie. Dopo migliaia di controlli effettuati in oltre due anni di lavoro, credo sia quello – conclude il ministro della Salute – un altro provvedimento importantissimo che dobbiamo a difesa dei cittadini più fragili".
"Quanto accaduto è gravissimo, faremo in modo di verificare che gli obblighi contrattuali previsti per l'accreditamento delle strutture vengano rispettati. Il nostro compito sarà quello di rinforzare le misure di controllo periodiche. Chiederemo anche l'aiuto delle associazioni dei cittadini per verificare la qualità percepita e relazionale di queste strutture". Lo ha detto all'ANSA l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, in merito all'inchiesta sulle percosse ai disabili del centro Aias di Decimonannu.
"Ci sono degli obblighi contrattuali da rispettare previsti dalle norme di accreditamento – ha sottolineato l'esponente della Giunta Pigliaru – Nel caso di segnalazioni noi le passiamo alle Asl competenti che sono il nostro braccio operativo, per verificare la qualità delle prestazioni, ma qui si tratta di un reato gravissimo".