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La Giunta e la maggioranza di centrosinistra sospende gli aumenti delle addizionali Irpef e Irap decise poco prima di Natale per coprire il disavanzo della Sanità in Sardegna. Lo hanno annunciato l'assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci, e il presidente della Commissione Bilancio, Franco Sabatini (Pd). Le risorse derivano dal miglioramento del disavanzo della Regione che passa da 1,4 miliardi del 2014 a 1,2 miliardi di fine 2015 (preconsuntivo), pari ad un "risparmio" di 226 milioni che permette di liberare 82 milioni inseriti nella Manovra 2016. 

La sterilizzazione degli incrementi delle tasse per le persone fisiche e per le imprese avverrà attraverso un emendamento della Giunta alla Finanziaria 2016 che fa slittare al 2017 l'eventuale applicazione dell'aumento dell'Irap e Irpef in attesa di trovare una soluzione "strutturale" che potrebbe arrivare dall'utilizzo delle riserve erariali.
La quota riservata per la riassegnazione dei fondi perenti, 82 milioni di euro, non verrà utilizzata tutta per sospendere l'aumento delle tasse. Nell'emendamento ci sono solo 70 milioni per coprire il disavanzo sanitario – su cui dovrà intervenire il piano di rientro che impone un risanamento di 750 milioni in tre anni – mentre altri 12 potranno essere utilizzati per altro, come investimenti.
"Abbiamo lavorato con la maggioranza sin dal momento dell'approvazione della legge sull'Irpef e l'Irap per trovare un'alternativa e oggi siamo felici di averla trovata – ha spiegato Paci – ora c'è l'impegno forte di Giunta e Consiglio per fare in modo di bloccare gli aumenti per sempre". Quanto all'utilizzo delle riserve erariali, secondo Paci "la strada rimane in piedi, ma le norme di attuazione dello Statuto sardo non sono ancora diventate legge perchè serve l'ultimo passaggio in Consiglio dei Ministri, pertanto resta una proposta aperta.
Sia ben chiaro – ha precisato il titolare del Bilancio e Programmazione – su questo punto non ho alcuna perplessità, lo strumento delle risorse erariali è corretto". L'assessore si è detto "molto tranquillo" anche rispetto ad un'eventuale impugnazione da parte del Governo della legge che sancisce gli aumenti, ora sospesi e rimandati al 2017. "Il diritto non è una certezza – ha detto Paci – ma noi crediamo di essere nel giusto, se poi il Governo deciderà di impugnare, noi rivendichiamo il la nostra autonomia finanziaria".
Soddisfatto della sterilizzazione degli aumenti anche Sabatini, che ha ricordato le "forti sollecitazioni arrivate da più parti durante le audizioni in commissione Bilancio. Non c'è mai stata alcuna divisione con l'assessore su questo punto – ha sottolineato – abbiamo semplicemente discusso sulla soluzione tecnica per bloccare l'aumento". Riguardo all'utilizzo delle riserve erariali per il futuro – soluzione proposta per primo dallo stesso Sabatini – per l'esponente della maggioranza è uno strumento "ineccepibile dal punto di vista della legittimità, perché le norme di attuazione superano le altre fonti legislative del Governo". 

"Abbiamo trovato la strada che cercavamo per evitare il rincaro di Irpef e Irap e l'abbiamo immediatamente percorsa". Lo dichiara il presidente della Regione Francesco Pigliaru, impegnato oggi a Roma in un incontro istituzionale, in merito al congelamento degli aumenti delle tasse per il 2016. Nell'anno in corso le due aliquote regionali rimarranno quindi invariate rispettivamente all'1,23% per le persone fisiche e al 2,93% per le imprese.
"Proporre l'aumento delle aliquote ci è costato molto, come Giunta e a me personalmente – sottolinea il governatore – ma la grave situazione del debito in sanità andava affrontata seriamente e non più rinviata, soprattutto per tutelare il futuro dei nostri giovani ai quali vogliamo consegnare una Regione con i conti in ordine".
"Così – spiega – abbiamo preso in mano la situazione, proposto una legge che doveva essere approvata inderogabilmente entro il 31 dicembre 2015 ma allo stesso tempo abbiamo lavorato ogni giorno per trovare una strada alternativa. L'abbiamo individuata – ribadisce – ed è quella che oggi percorriamo.
Adesso lavoreremo per evitare gli aumenti anche il prossimo anno". 

"Avevamo ragione noi: l'aumento delle tasse non era inevitabile, serviva a coprire un errore di bilancio (la Giunta non aveva stanziato fondi sufficienti) e non la spesa sanitaria ed era gravemente illegittimo", così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia commenta la sospensione dell'aumento dell'Irap e dell'Irpef, annunciata oggi dalla Giunta e dalla maggioranza di centrosinistra.
"Altro che trattato di Paci, la Giunta si è dovuta arrendere all'evidenza di un provvedimento iniquo, illegittimo, ingiustificato e fare marcia indietro – commenta Pietro Pittalis, capogruppo di Fi in Consiglio regionale -.
Verificheremo ora la sincerità della volontà espressa oggi e vigileremo contro nuove sorprese da parte di un esecutivo che un giorno dice una cosa e il giorno dopo ne fa un'altra".
"Una brusca retromarcia da parte di una giunta che si era infilata in un vicolo cieco – aggiunge la vice capogruppo di Fi in Consiglio regionale, Alessandra Zedda -. Ora si riprenda da dove abbiamo lasciato noi: dall'abbassamento dell'Irap, dalla battaglia sulle accise e per una vera fiscalità di vantaggio".
"L'idea di cominciare il domani con il secondo aumento delle tasse in due anni era una follia da tecnocrati, che deve essere cestinata una volta per tutte – osserva il consigliere regionale Fi, Ignazio Locci -. Spiace che solo la prospettiva, tutt'altro che remota, di un ricorso del Governo abbia indotto ad un ripensamento una Giunta regionale sorda ai suggerimenti dell'opposizione, delle associazioni di categoria e degli enti locali". 

"Siamo soddisfatti del congelamento per il 2016 degli aumenti delle addizionali regionali Irpef e Irap annunciato oggi dalla Giunta e dalla maggioranza di centrosinistra, ma non si può continuare a programmare gli investimenti delle aziende in questo modo, senza avere certezza di quello che succederà di anno in anno", così il presidente di Confcommercio Sardegna, Agostino Cicalò, commenta l'annuncio dell'assessore del Bilancio e del presidente della Commissione competente del Consiglio regionale.
"L'eliminazione dell'aumento della tassazione deve diventare l'auspicio per il 2017 in conseguenza del fatto che si deve ridisegnare il bilancio regionale, rendendo definitivo e stabile l'assetto fiscale e, ove possibile, ridurlo, come sta facendo il Governo in ambito nazionale – aggiunge Cicalò – capiamo che non sia facile realizzare l'equilibrio di bilancio ma occorre dare certezze a chi investe o vuole venire ad investire in Sardegna.
Inoltre occorre dare un'attenzione particolare sulla modulazione della spesa pubblica, trovando il modo di orientare le risorse verso lo sviluppo economico".