Viale Trento invasa da un migliaio di persone e mezzi da lavoro. È' il popolo del Sulcis mobilitato da Cisl e movimenti di Partite Iva, studenti, artigiani e commercianti e Zona Franca che rivendicano lavoro e sviluppo per la provincia più povera d'Italia.
I manifestanti si trovano sotto il palazzo della Regione e hanno appena celebrato con una bara di legno il funerale del Piano Sulcis. Qualcuno ha anche fatto esplodere alcune bombe carta. "Chiediamo che vengano immediatamente liberati i 620 milioni stanziati per il Piano – ha detto Fabio Enne, segretario generale di Ust Cisl Sulcis Iglesiente – il 12 febbraio è stata convocata l'ennesima riunione con i sindaci del territorio, solo per dire che ancora non è stato aperto un cantiere né assegnato un posto di lavoro. Siamo qui per chiedere attenzione non solo per l'industria ma anche per i settori del turismo, della pesca e dell'agroindustria".
Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha fatto sapere che incontrerà domani alle 17 il comitato promotore della mobilitazione che oggi a Cagliari ha chiamato a raccolta quasi un migliaio di persone provenienti dal Sulcis. Parteciperanno il segretario di Ust Cisl Sulcis Iglesiente, Fabio Enne, e i rappresentanti dei Movimenti di Partite Iva (Elio Cancedda), Zona Franca (Paolo Aureli), artigiani e commercianti (Ivan Garau), disoccupati (Simone Siotto), e studenti (Ivano Sais).
Dopo l'annuncio fatto al megafono da Enne, i manifestanti stanno gradualmente abbandonando il presidio. "Noi – ha annunciato Simone Siotto – non ci muoviamo da qua e restiamo a dormire perché abbiamo necessità di un incontro urgente con Pigliaru, abbiamo sentito che lo sblocco del Piano Sulcis non avverrà prima di dicembre, ma i nostri figli non possono aspettare fino a dicembre per mangiare".
"È stata una manifestazione partecipata – ha sottolineato Paolo Aureli – tanto è vero che è arrivato un invito esplicito all'incontro da parte di Pigliaru. Ci aspettiamo la nomina straordinaria di un commissario straordinario per il Piano Sulcis e atti concreti per l'immediata attuazione della zona franca integrale sperimentale nel polo del Sulcis". Ivano Sais ha parlato a nome degli studenti: "Il tempo e' scaduto, vogliamo fatti concreti e speranze per il futuro nostro e del territorio con i suoi 70 mila disoccupati". "Domani ci aspettiamo qualcosa di buono, è da tre anni che siamo in attesa", ha denunciato Elio Cancedda.