Ci sono anche il presidente del Movimento indipendentista Meris Salvatore Meloni e l'ex ministro degli Esteri della Repubblica indipendente di Maluentu Felice Pani tra i 48 "secessionisti" lombardi e veneti per i quali la Procura della Repubblica di Brescia ha chiesto il rinvio a giudizio per un presunto complotto eversivo finalizzato alla proclamazione della indipendenza del Veneto.
Devono rispondere entrambi di associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico. Il complotto era stato sventato il 2 aprile 2014 con una operazione dei Ros che aveva portato a 24 arresti di militanti dei movimenti "Brescia Patria" e "Veneto Fronte di Liberazione". Nell'elenco degli arrestati c'era anche Felice Pani. Meloni invece era tra gli indagati.
La richiesta della Procura ora è nelle mani del gip del Tribunale che dovrà fissare la data dell'udienza preliminare.
Meloni ha sempre respinto le accuse spiegando che i suoi contatti con i militanti lombardi e veneti finiti nel mirino della Procura di Brescia si sono limitati alla sottoscrizione nel 2012 dell'atto costitutivo della "Alleanza fra popoli e nazioni storiche fra Alpi e Mediterraneo". "Un atto esclusivamente politico senza alcuna finalità eversiva", ha ribadito oggi respingendo ancora una volta l'accusa di associazione sovversiva.
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